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Dossier A Rio dominano gli Usa, Gran Bretagna da record, cede la Cina

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Dossier | N. 97 articoliOlimpiadi e Paralimpiadi di Rio 2016

A Rio dominano gli Usa, Gran Bretagna da record, cede la Cina

Kristi Castlin (medaglia di bronzo) Brianna Rollins (oro) e  Nia Ali (argento)  (Reuters)
Kristi Castlin (medaglia di bronzo) Brianna Rollins (oro) e Nia Ali (argento) (Reuters)

RIO DE JANEIRO - I padroni del mondo olimpico sono sempre loro. Perché niente, negli States, per uno sportivo vale più dell'oro olimpico. Non stupisca allora che, anche stavolta, nel medagliere finale di Rio 2016, al primo posto ci siano gli Stati Uniti d'America con 121 medaglie, di cui 46 d'oro. Di più. Gli statunitensi hanno realizzato il secondo miglior risultato di sempre, dopo Los Angeles 1984 quando erano riusciti a collezionare ben 174 medaglie, di cui 83 d'oro nell'edizione del “boicottaggio al contrario” in cui non presero parte ai Giochi Olimpici la Russia e tutti i Paesi del blocco sovietico, in risposta al boicottaggio di Mosca 1980 da parte di molti Paesi occidentali, per l'invasione sovietica dell'Afghanistan.

Se escludiamo quel caso così particolare, quello di Rio de Janeiro per gli Usa è stato il miglior risultato di sempre: 17 medaglie più di Londra 2012 e 11 medaglie più di Pechino 2008, a conferma che la superpotenza dello sport internazionale sono sempre stati e rimangono loro, i fenomeni a stelle strisce.

Al contrario, crolla la Cina, che dopo i successi delle ultime tre edizioni (seconda ad Atene 2004 con 63 medaglie di cui 32 d'oro, prima a Pechino 2008 con 100 medaglie di cui 51 d'oro, seconda a Londra 2012 con 88 medaglie di cui 38 d'oro), visto che ora registra un pesante passo indietro con 70 medaglie, di cui 26 d'oro, superata dal Regno Unito (67 medaglie, di cui 27 d'oro). Un risultato, quello britannico, straordinario, frutto di iper-specializzazione (si veda il dominio nel ciclismo su pista) ma anche dell'onda lunga del lavoro fatto per i Giochi di Londra.

Al quarto posto la Russia, decimata dalle assenze per lo scandalo doping, e che si è comunque difesa bene con 56 medaglie di cui 19 ori.

Giochi positivi anche per altri big europei: quinta la Germania con 17 ori e 42 medaglie, settima la Francia con 10 ori e 42 medaglie, nona l'Italia con 8 ori e 28 medaglie (terza olimpiade consecutiva chiusa al nono posto del medagliere, terza olimpiade consecutiva con 8 ori, seconda consecutiva con 28 medaglie), undicesima l'Olanda con 8 ori e 19 medaglie, dodicesima l'Ungheria con 8 ori e 15 medaglie, quattordicesima la Spagna con 7 ori e 17 medaglie, diciassettesima la Croazia con 5 ori e 10 medaglie. Tutti risultati di gran lunga superiori alle medie di queste Nazioni. Straordinarie, in rapporto al numero di abitanti, le performances di olandesi e ungheresi.

Molto bene anche il Brasile, che ha saputo sfruttare il “fattore-campo” e s'è classificato 13° nel medagliere con 7 ori, 6 argenti e 6 bronzi: record senza precedenti sia per il numero di ori, sia per il numero complessivo di medaglie. E poi quelle verdeoro sono medaglie pesanti: il primo storico oro nel calcio, ad esempio, o il bis nella pallavolo, o il trionfo a sorpresa di Silva nel salto con l'asta.
Altri “giganti dell'est”, invece, hanno deluso: non solo la Cina, arretra anche la Corea del Sud, che s'è classificata comunque ottava, con 9 ori e 21 medaglie complessive. Ma nelle ultime due edizioni (Londra 2012 e Pechino 2008) aveva sempre vinto 13 ori, e non vinceva così poche medaglie complessive da Los Angeles 1984 (quando erano state 19).

Anche l'Australia non ha brillato: decimo posto nel medagliere con 8 ori e 29 medaglie complessive, quattro anni fa a Londra aveva ottenuto 7 ori e 35 medaglie complessive ma nelle tre edizioni precedenti le medaglie d'oro erano state molte di più (16 a Sydney 2000, 17 ad Atene 2004 e 14 a Pechino 2008) così come quelle complessive (58 a Sydney 2000, 46 ad Atene 2004 e 46 a Pechino 2008). Sembra che la spinta della “generazione Sydney”, si sia ormai definitivamente affievolita.

Si confermano ad alti livelli Kenya (6 ori e 13 medaglie) e Giamaica (6 ori e 11 medaglie). Bene anche il Canada con 4 ori e 22 medaglie complessive).
Ben 7 Paesi hanno infine conquistato il loro primo oro nella storia delle Olimpiadi: Vietnam, Kosovo (con la Kelmendi che ha battuto la nostra Giuffrida nel judo), Figi (nel rugby a 7), Singapore (con Schooling che ha battuto nientemeno che da sua maestà Phelps nei 100 farfalla), Porto Rico (con la Puig a sorpresa nel tennis femminile), Giordania e Tagikistan. Per il Kosovo e Figi si è trattato anche della prima medaglia in assoluto da sempre.

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