«Nihao”. Salute!» esordisce così Matteo Renzi parlando ai giovani studenti dell'Universita' di Tongji a Shangai. «E qui, purtroppo, si esaurisce il mio cinese» aggiunge subito dopo il presidente del Consiglio che decide di fare tappa nella capitale finanziaria cinese dopo l' arrivo a Hangzhou per partecipare al G20 che comincia domani. Due gli impegni a Shangai,l'incontro con gli studenti dell'ateneo Tongji gemellato con 17 Universita' italiane prime fra tutte Bologna e Firenze e una cena di lavoro con un nutrito gruppo di imprenditori italiani da tempo attivi in Cina.
Renzi ha spiegato perche' sempre piu' spesso comincia le sue visite internazionali proprio dalle Universita'. «Questo e' il luogo del futuro - dice Renzi agli studenti- il luogo del domani. Cina e Italia condividono la stessa sfida: essere orgogliosi del passato ma guardare al futuro». Italia e Cina condividono una presenza di siti culturali Unesco “eccezionale” ma «tutto cio' non basta». Ecco perché «è prioritaria l'attenzione alle Universita'; non si puo' investire sulla crescita senza avere attenzione alla formazione». Renzi ricorda gli stretti legami culturali e non solo tra Italia e Cina. «Le Marche colpite dal terremoto sono anche la regione dalla quale parti' un giovane gesuita, Matteo Ricci» ha aggiunto Renzi secondo il quale «non si puo' prestare attenzione solo ai valori economici o alle grandi sfide quali la sicurezza o l'ambiente come il Cop21 di Parigi siglato ora anche da Cina». Ci sono valori di civilta' che ci accomunano per «trovare un linguaggio comune nelle sfide del nostro tempo».
Ma l'Italia deve lavorare anche sul piano bilaterale con la Cina su investimenti (nel calcio Inter e Milan hanno attirato investimenti cinesi) e per migliorare l'export. «Siamo accomunati - ricorda Renzi agli studenti - dal cammino per le riforme e dalla lotta alla corruzione con l'esperienza avviata all'Expo' di Milano con Cantone». Ma quello che ci deve vedere swempre piu' nella stessa direzione secondo Renzi «e' la scommessa su voi studenti». E sarebbe bello, secondo il premier «non pensare solo agli investimenti o all'interscambio che e' ancora troppo basso, 38 miliardi di euro, come quello con la Spagna; sarebbe bello che studenti e scenziati italiani possano insieme domani mappare la luna con un progetto che l'Universita' di Tongji sta cercando di realizzare». E alla fine si congeda dagli studenti con un invito a rischiare perche, dice «chi non ce la fa non e' uno sfigato ma uno che fara' meglio la volta successiva».
“Chi non ce la fa non e' uno sfigato ma uno che fara' meglio la volta successiva”
Matteo Renzi davanti agli studenti cinesi
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