
In legge di stabilità troverà spazio anche un «bonus albergatori». È l’anticipazione, da Bari, del premier Matteo Renzi il quale, pur senza entrare nel dettaglio della nuova misura, accenna al meccanismo premiale che sarà previsto dal governo. «Diremo a chi ha un albergo, forse anche un ristorante, ma vediamo le coperture, che avrà diritto ad una sorta di super sconto, chiamatelo bonus o come volete. A chi interviene spendendo sull’azienda noi saremo in grado di dare sconto fiscale». La competizione, spiega Renzi, «è globale e noi dobbiamo avere strutture adeguate nell'accoglienza».
Bari, Renzi inaugura ponte: messaggio a chi vuole costruire muri
Il premier si è trasferito alla Fiera del Levante per intervenire all’apertura della 80/ma edizione della Campionaria alla cui inaugurazione, l’anno scorso il presidente del Consiglio non partecipò, avendo deciso all’ultimo minuto di volare a New York per assistere alla finale degli Us Open di tennis tra le pugliesi Vinci e Pennetta. Al termine della cerimonia inaugurale della Campionaria, sempre all’interno del quartiere fieristico, il premier ha sottoscritto il Patto per la Puglia con il presidente della Regione, Michele Emiliano. L’intesa con il governo assegna al “tacco” d’Italia 2 miliardi e 71 milioni di euro cui si aggiungono 1,3 miliardi sbloccati ad agosto dal Cipe.
Su Casa Italia tutti i partiti giochino pulito
«Ho chiesto una mano a tutti. Ci sono cento argomenti su cui i politici possono litigare, ma sulla gestione della casa comune si gioca la credibilità della politica. Cerchiamo di giocarla pulita questa partita. C’è modo e modo di discutere. Su questo tema, abbiamo chiesto a tutte le forze politiche non solo di controllare che tutti i soldi per la ricostruzione siano trasparenti, ma abbiamo chiesto di darci una mano per immaginare quello che sarà Casa Italia». Per il presidente del Consiglio «le risorse ci sono, se ne serviranno altre le metteremo, ma facciamo uno sforzo perché la prevenzione non sia solo una frase fatta». E ricordando la rase del sindaco di Amatrice («la mia città non c’è più») Renzi si dice convinto che «quella frase sarà smentita, perché se daremo tutti un mano quella città tornerà ad essere più forte e più solida di prima».
Non si blocchino opere pubbliche, si blocchino i ladri
«Due anni fa parlammo dell'Expo e c'era chi diceva che sarebbe stata una schifezza, una mangiatoia, perché c'erano stati gli scandali e noi eravamo intervenuti creando l'autorità anticorruzione. Ma è molto facile parlare, parlare, polemizzare poi c'è chi ha la responsabilità di fare le cose e se c'è uno scandalo non basta andare a gridare nei talk show ma bisogna creare le condizioni: non si blocchino le opere pubbliche, si blocchino i ladri e li si mandino in carcere, non si dica di no alle opere pubbliche». Lo ha detto il presidente del Consiglio Matteo Renzi inaugurando la Fiera del Levante.
Non si dica no a Roma 2o24 per pace in faida M5S
Non si possono utilizzare le Olimpiadi «come strumento per far pace all'interno di una faida di un movimento che si dovrebbe chiamare partito». A giudizio del premier «si possono avere tutte le opinioni che si vogliono sulle Olimpiadi e noi le rispettiamo, si può dire no alle Olimpiadi che vuol dire no ai posti di lavoro, no alla riqualificazione delle periferie, no all'occasione di identità di un Paese. Non si possono utilizzare le Olimpiadi per far la pace dentro singoli movimenti politici», insiste il presidente Renzi. «Si dica di sì o di no, lo si spieghi». E si sappia che «i soldi che arrivano dalle Olimpiadi o arrivano a Roma o vanno a Parigi, non è che vanno per altre cose. I soldi per le Olimpiadi o aiutano le nostre città a crescere o aiuteranno le altre città in una competizione globale».
Pil riparte piano, ma cifre del passato devastanti
Il Pil del Mezzogiorno «riparte, ma troppo piano: non solo questo ma tutto quello del Paese». Tuttavia l’invito formulato dal premier nel corso del suo intervento è a «prendere i numeri di prima, che sono numeri di un’ecatombe. Dal 2008 al 2014 Pil del Sud è crollato del 9%, quello del Centro-Nord dell’1.4%. Venivamo da una situazione devastante».
Nel turismo un errore la frammentazione delle competenze
«Penso che l'infrastrutturazione istituzionale del Paese sia troppo barocca, troppo complessa, troppo complicata per rispondere alla sfida». Il presidente del Consiglio nel suo discorso a Bari sottolinea ancora come nel turismo vi sia una «frammentazione delle competenze. Si dice sia giusto lasciare alla Regioni la competenza del turismo, io penso che questo abbia una logica se immaginiamo che il turismo sia essenzialmente accoglienza e non promozione nel mondo. Penso che l'atteggiamento che c'è stato di frammentare le competenze nei singoli territori sia stato un errore perché ha impedito al sistema Paese in quanto Paese di essere forte sui mercati internazionali».
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