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Lavoro, Inps: in 7 mesi il saldo tra assunzioni e cessazioni scende a…

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da gennaio a luglio

Lavoro, Inps: in 7 mesi il saldo tra assunzioni e cessazioni scende a 805mila

In sette mesi, nel settore privato, si registra un saldo tra assunzioni e cessazioni pari a +805mila, inferiore a quello del corrispondente periodo del 2015 (+938mila) e superiore a quello registrato nei primi sette mesi del 2014 (+703mila). Il saldo tra assunzioni e cessazioni negli ultimi 12 mesi a luglio risulta positivo e pari a +488mila, compresi i rapporti stagionali. Per i contratti a tempo indeterminato, il saldo annualizzato è pari a +541mila. Lo comunica l'Inps.

Assunzioni -10%. Per contratti fissi -33,7%
Le assunzioni nel settore privato sono state 3.428.000, con una riduzione di 382mila su anno (-10%). Nel dato fornito dall'Inps sono comprese anche le assunzioni stagionali (408mila). Il rallentamento delle assunzioni ha coinvolto principalmente i contratti a tempo indeterminato (–379mila, –33,7% su anno) e va considerato in relazione al forte incremento delle assunzioni a tempo indeterminato registrato nel 2015, secondo l’istituto, quando potevano beneficiare dell'abbattimento integrale dei contributi a carico del datore di lavoro per tre anni. In calo anche le trasformazioni a tempo indeterminato (-36,2%). Per i contratti a tempo determinato, in sette mesi, le assunzioni sono state 2.143.000, in linea con il 2015 (+0,9%).

Con sgravi ridotti dimezzata spinta su tempo indeterminato
I contratti di apprendistato aumentano del 15,4%; quelli stagionali invece registrano una riduzione del 9%. In relazione all'analogo periodo del 2015, le cessazioni nel complesso, comprensive anche delle cessazioni riferite a rapporti di lavoro stagionale, risultano diminuite dell'8,6%. La riduzione è più consistente fra i contratti a tempo indeterminato (-9,1%) che fra quelli a tempo determinato (-6,9%). Con la legge di stabilità 2016 è stata introdotta una nuova forma di incentivo rivolta alle assunzioni a tempo indeterminato e alle trasformazioni di rapporti a termine di lavoratori che, nei sei mesi precedenti, non hanno avuto rapporti di lavoro a tempo indeterminato. La misura dell'agevolazione prevede l'abbattimento dei contributi previdenziali a carico del datore di lavoro in misura pari al 40% (entro il limite annuo di 3.250 euro) per un biennio dalla data di assunzione. Nei sette mesi le assunzioni con esonero contributivo biennale sono state pari a 227mila, le trasformazioni di rapporti a termine che beneficiano del medesimo incentivo ammontano a 71mila, per un totale di 298mila rapporti di lavoro agevolati. I rapporti di lavoro agevolati rappresentano il 32,3% del totale delle assunzioni/trasformazioni a tempo indeterminato. Nel 2015, l'incidenza delle assunzioni e trasformazioni agevolate (con abbattimento totale dei contributi a carico del datore di lavoro per un triennio), sul totale delle assunzioni/trasformazioni a tempo indeterminato, era stata pari al 60,8%.

Frena l’aumento dei voucher a +36,2% su anno
Nel periodo gennaio-luglio 2016 sono stati venduti 84,3 milioni di voucher destinati al pagamento delle prestazioni di lavoro accessorio, del valore nominale di 10 euro, con un incremento, rispetto ai sette mesi del 2015, del 36,2%. Nei sette mesi del 2015, la crescita dell'utilizzo dei voucher rispetto al 2014 era stata pari al 73%.

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