Italia

Migranti, Renzi: «Senza fatti dalla Ue l’Italia farà…

  • Abbonati
  • Accedi
summit onu a new york

Migranti, Renzi: «Senza fatti dalla Ue l’Italia farà da sola»

«Non vedo collegamento diretto tra questione migranti e terrorismo. Credo sia un pericolo sovrapporre terrorismo e migrazioni». Lo ha detto il presidente del Consiglio Matteo Renzi, parlando in conferenza stampa a New York, a margine dei lavori dell’assemblea generale delle Nazioni Unite dedicata a migranti e rifugiati. Sul fronte migrazioni il premier ha ribadito la priorità degli aiuti e degli investimenti in Africa («come abbiamo cercato di dire a Bratislava»). Mentre sul fronte del terrorismo ha sottolineato la necessità di mettere in campo «ogni sforzo per prevenirlo e sradicarlo». E alla Ue ha lanciato un monito: «se continua così ho l’impressione che dovremmo organizzarci da soli». Per Renzi il problema dei populismi «non si risolve con il giorno per giorno, servono un orizzonte e una strategia». Di qui la necessità di un «Piano per l’Africa».

Migranti, Renzi: se l'Europa non fa la sua parte, faremo da soli

«Se l’Europa non cambia, l’Europa è solo un museo. Sogno un'Europa che torni a innovare, a crescere, a essere dinamica e attrattiva» ha rincarato il presidente del Consiglio parlando durante un panel della Clinton Global Initiative a New York, moderato dall’ex presidente Usa Bill Clinton. Renzi (per il quale le spese per il piano di prevenzione antisismica Casa Italia devono essere fuori dal Patto di stabilità) ha incontrato a New York Renzo Piano. L’architetto italiano, senatore a vita, ha mostrato al presidente del Consiglio il cantiere del nuovo Campus della Columbia University (vedi foto).

Renzi: da Ue no fatti, Italia pronta a fare da sola
Il presidente del Consiglio ha ribadito le sue forti riserve per la gestione europea del fenomeno immigrazione, dopo i deludenti risultati del vertice di Bratislava, che «doveva essere la ripartenza dopo la Brexit , ma alla prova dei fatti è mancata la volontà». «Se l’Europa continua così noi dovremo organizzarci in modo autonomo sull'immigrazione» ha detto il presidente del Consiglio per il quale «a Bratislava non siamo stati in grado di dire parole chiare sul tema africano. Ecco perché, con un eufemismo, non l’abbiamo presa benissimo. Juncker dice tante cose belle ma non vediamo i fatti. Se continua così l’Italia farà da sola, è in grado». Poi ha spiegato: «Vogliamo salvare il maggior numero di vite, ma è evidente che non possiamo accogliere tutti. I numeri sono quelli dell'anno scorso o qualcosa di più. Ma gli europei devono dirci, se pensano che la questione immigrazione si possa risolvere con un convegno o un’intervista».

«Da Sala non critiche, ma stimolo al governo»
Quanto alla lettera del sindaco di Milano Beppe Sala (che ha chiesto al governo di cambiare politica sull’immigrazione, dando vita ad un unico soggetto che si occupi di immigrazione e accoglienza), Renzi ha parlato di riflessioni «di stimolo» che «pongono un tema vero». E ha assicurato di esser pronto a discutere con gli enti locali un nuovo sistema di accoglienza, perché i migranti che sono in attesa di ottenere lo status di rifugiato non possono essere lasciati a «bighellonare fuori da strutture pubbliche e private», in quanto questo crea «elementi di preoccupazione» per le comunità che li accolgono. Poi ha spiegato: «Bisogna evitare che chi viene qui, in attesa di essere giudicato rifugiato stia a passare il tempo senza fare niente, perché mi sembra evidente che se tu hai centinaia di persone davanti al bar ad attendere che si faccia sera, giustamente crea elementi di insofferenza». Va trovato ad ogni modo «un meccanismo diverso» sulla gestione dei migranti, «anche perché, come noto, i comuni che accolgono sono circa il 10%».

«Pericoloso sovrapporre terrorismo e migrazioni»
«Non vedo collegamento diretto tra questione migranti e terrorismo. Credo sia un pericolo sovrapporre terrorismo e migrazioni» ha chiarito il presidente del Consiglio, che sul fronte della lotta al terrorismo, ha confermato la necessità di «fare ogni sforzo per la prevenzione e per qualsiasi cosa possa sradicare la cultura di morte», spiegando che la lotta al terrorismo è tra i temi al centro dei lavori dell'Assemblea nazionale Onu.

«Solidarietà Weidmann, ha problema con banche Germania»
Non è mancata una stoccata polemica al presidente della Bundesbank Jens Weidmann, che in un'intervista alla Stampa ha accusato l’Italia di aver abusato della flessibilità. «Credo che il governatore della banca centrale tedesca abbia un compito abbastanza ingrato e difficile - ha chiosato Renzi -. A lui va tutta la mia solidarietà perché il suo compito è affrontare la grande questione dei derivati delle banche tedesche. Facciamo il tifo perché riesca ad affrontarla».

«Politica economica Ue sbagliata, Usa nel giusto»
Nella sua enews poi il presidente del Consiglio è intervenuto su politica ecomomica, interventi post-sisma e referendum. Sulla politica economica Renzi ha scandito che «bisogna riconoscere che Obama e l'America hanno fatto bene e che l’Ue ha sbagliato direzione», sicché «oggi è un dovere rilanciare sui giovani, sugli investimenti pubblici e privati non solo sull'austerity; sull'Europa sociale e non solo sull'Europa finanziaria».

«Il 23 settembre presentiamo interventi ricostruzione»
Quanto agli interventi post-sisma, a quasi un mese dal terremoto che ha colpito Amatrice, Accumoli e Arquata, Renzi ha annunciato che «venerdì con il commissario Errani presenteremo gli interventi per la ricostruzione». Mentre sul referendum costituzionale ha ribadito che «la settimana prossima - come
previsto dalla Legge - il Consiglio dei Ministri fisserà la data».

© Riproduzione riservata