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Renzi rilancia il Ponte sullo Stretto: può creare 100mila posti di…

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PADOAN: A BARI G7 FINANZE

Renzi rilancia il Ponte sullo Stretto: può creare 100mila posti di lavoro. Padoan: a Bari il prossimo G7 Finanze

Oggi trasferta lampo al Nord Italia per il presidente del Consiglio Matteo Renzi, questa mattina a Milano per una visita all'Ospedale San Raffaele di Milano seguita da un intervento alla Triennale all'assemblea per celebrare i 110 anni del gruppo Salini-Impregilo. Tra i temi del discorso di Renzi, la riapertura del controverso dossier Ponte sullo stretto di Messina. L’opera, ha detto il premier rivolgendosi a Pietro Salini, numero uno del Gruppo Salini, può creare «centomila posti di lavoro», e deve essere considerata come parte del completamento della “Napoli-Palermo”. «Se siete nella condizione di sbloccare le carte e di sistemare quello che è fermo da 10 anni - ha detto Renzi- noi ci siamo».
Sempre questa mattina, dal ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan arriva l'annuncio della scelta di Bari come sede del prossimo G7 Finanze, in calendario a maggio. «Dopo Sendai 2016, nel 2017 il G7 Finanze si terrà a Bari - scrive Padoan in un post su Twitter - Un'opportunità unica per discutere di crescita, occupazione e diseguaglianza».

Renzi: sbloccare i cantieri per tornare a parlare del futuro

In un discorso che si è mosso sul binario delle riforme fatte (a partire dal Jobs Act) e di quelle in arrivo (legge di Bilancio 2017) Renzi ha approfittato dell’assemblea Salini per rilanciare la richiesta di un maggiore contributo delle imprese per il rilancio del Paese. «Quello che chiedo a voi è che, finita la parte delle riforme, si possa tornare a progettare il futuro», ha spiegato Renzi, insistendo sulla necessità di «sbloccare i cantieri» e di dotare l’Italia della banda larga «perché la rete di domani non sarà una diga in Italia né l'autostrada del Sole, ma la banda larga, la gigabyte society, la velocità». «Bisogna poi continuare le grandi opere - ha scandito - dalla Bari-Lecce alla Napoli-Palermo, con il Ponte sullo Stretto, in un'operazione che sia utile, crei posti di lavoro e ci metta nelle condizioni di togliere l'isolamento della Calabria e avere la Sicilia più vicina». «Noi siamo pronti», ha ribadito citando anche la Variante di Valico ed il Terzo valico tra Liguria e Piemonte.

Renzi: riforme fatte quasi banali, andavano fatte prima
Le riforme fatte dal governo come quella del mercato del lavoro, ha sottolineato il premier parlando agli imprenditori intervenuti alla Triennale per festeggiare l’anniversario Salini, sono «una cosa banale, semplice, sono le stesse regole fatte dalla Germania 15 anni fa, se le avessimo fatte prima ora staremmo meglio». Ora, ha aggiunto, «è inutile ora piangere sul latte versato o vantarsi di riforme che sono l'abc. Sono più orgoglioso delle riforme fatte sul sociale, la legge sul dopo di noi, sull'autismo, sul terzo settore, sono queste le riforme di cui essere orgoglioso in un paese che fa della comunità il proprio valore aggiunto». Renzi si è poi soffermato sulla «rilevanza degli investimenti che servono alla crescita. L'Europa - ha detto - deve ripartire dagli investimenti. Se un Paese, uno a caso, ha un surplus commerciale di 89 miliardi, quel Paese non sta facendo solo male a sé stesso, ma all'Europa. L'Europa deve ripartire dagli investimenti, che devono essere la priorità».

La visita al S. Raffaele: «Basta tagli lineari alla Sanità»
Al San Raffaele il premier ha auspicato invece lo stop alla politica dei tagli lineari alla sanità. L'Italia, ha spiegato il premier incontrando ad inizio della mattinata medici, personale e studenti della struttura sanitaria d’eccellenza, «deve smetterla con i tagli lineari. Sulla sanità è evidente che si è tagliato anche troppo». Renzi ha poi ricordato che qualche anno fa il Fondo sanitario nazionale era da 106 miliardi di euro, mentre ora è passato a 112, aggiungendo che «la nostra spesa per la sanità sul Pil non è più alta degli altri Paesi». Le parole di Renzi sono una risposta alle sollecitazioni dell'amministratore delegato del gruppo San Donato, Nicola Bedin, che nel suo intervento di saluto al premier ha sottolineato il trattamento penalizzante riservato al San Raffaele, oggetto di pesanti tagli lineari a partire dal 2011. «Se tagli ci devono essere - ha chiesto Bedin appellandosi al premier - che siano selettivi, e non colpiscano istituti come il San Raffaele che va supportato». Bedin ha anche sottolineato come i «fondi della ricerca sono calati anche se noi siamo pronti a investire per crescere ma le nostre richieste vengono disattese». «Sento il dovere - ha concluso - di sollecitare una attenzione maggiore».

Il programma anche Technopole e Industria 4.0
Il programma della trasferta al nord di Renzi, che questa sera presiederà un Consiglio dei ministri dedicato al Def, prevede anche un intervento all’incontro “Human Technopole. L'avvio del Progetto”, ospitato al Piccolo Teatro Grassi. A metà giornata il trasferimento in Veneto , a Verona, per una visita al centro residenziale della Pia Opera Ciccarelli, seguita, nel primo pomeriggio, da un intervento alla presentazione di Industria 4.0 - il piano che prevede anche incentivi fiscali alle imprese per 13 miliardi di euro nel 2017 -, presso l'Auditorium di GlaxoSmithKline.

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