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Metalmeccanici: Storchi, abbiamo dato risposte, ora accordo

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nuova proposta di federmeccanica

Metalmeccanici: Storchi, abbiamo dato risposte, ora accordo

Riteniamo che ci siano tutte le condizioni per un esito positivo a breve della vertenza contrattuale». Parola del Presidente di Federmeccanica, Fabio Storchi, dopo la proposta presentata oggi al tavolo con i sindacati. «Abbiamo dato risposte importanti a tutte le sollecitazioni di questi mesi mantenendo allo stesso tempo una coerenza di fondo con gli obiettivi di rinnovamento».
« Pensiamo - ha aggiunto - che questa nuova proposta sia equilibrata. Ora è
richiesto senso di responsabilità da parte di tutti».

«Con questa proposta, abbiamo scelto la via della gradualità - ha aggiunto il presidente di Assistal Angelo Carlini - per accompagnare le persone verso un cambiamento culturale ineludibile, se vogliamo difendere il lavoro. Il perno del nuovo contratto deve essere il giusto equilibrio tra retribuzione e welfare, per ridurre il cuneo fiscale e ottenere condizioni migliori per aziende e lavoratori».


Le due associazioni datoriali impegnate al tavolo del contratto dei metalmeccanici hanno confermato, con una nota, che la proposta presentata oggi ai sindacati prevede «il riconoscimento a tutti i dipendenti dell'inflazione consuntivata con un decalage progressivo (il 100% nel 2017; il 75% nel 2018; il 50% nel 2019) e un aumento del welfare aziendale detassato (100 € nel 2017; 150 € nel 2018; 200 € nel 2019)». Nella proposta datoriale anche «premi di risultato esclusivamente variabili per collegare gli incrementi salariali ai miglioramenti aziendali. Assorbimento nei minimi, a partire dal 2017, delle parti fisse della retribuzione; il diritto soggettivo alla formazione per il 100% dei lavoratori; il potenziamento della previdenza complementare e l'universalità dell'assistenza sanitaria».
Il tavolo tornerà a riunirsi in seduta plenaria il 12 ottobre.

Bentivogli (Fim): passo avanti ma insufficiente

«Passo avanti ma insufficiente» spiega Marco Bentivogli, leader Fim, commentando la proposta di Federmeccanica. «Il recupero inflattivo - aggiunge - deve essere riconosciuto in pieno , e per tutti, con le basi di calcolo condivise nei contratti precedenti. Se l'inflazione si da' a consuntivo dopo 18 mesi, bisogna riconoscere gli arretrati con meccanismi di tutela, altrimenti troppi mesi senza tutela di potere d'acquisto restano pesantemente scoperti».
«Con un'inflazione bassa, riconoscerne quote minime e su basi di calcolo ridotte è assurdo» prosegue Bentivogli invitando per questo Federmeccanica a non blindarsi. «Solo così possiamo riaprire la fase conclusiva».

Uilm: su salario si può e si deve fare di più

«Oggi abbiamo percepito un avanzamento nella nuova proposta con¡trattuale presentata da Federmeccanica ed Assistal rispetto a quella precedente che aveva determinato il blocco del negoziato. In effetti, gli aumenti salariali riguardano l'intera platea dei lavoratori metalmeccanici ,anziché una minoran¡za della stessa» sottolinea Rocco Palombella, segretario generale della Uilm, dopo l'incontro dei sindacati con Federmeccanica.

Il problema è «che così come sono strutturati, ancora non permettono il pieno recupero del potere d'acquisto delle retribuzioni dei lavoratori stessi. Inoltre, oltre ad essere un problema di quantità - ha aggiunto - lo è soprattutto dal punto di vista del principio».

Landini, c'è passo avanti ma sul salario non ci siamo ancora
«Un passo avanti ma sul salario ancora insufficiente.Non possiamo infatti accettare la riduzione programmata del potere d'acquisto dei lavoratori attraverso il decalage del recupero dell'inflazione che Federmeccanica propone» commenta il leader Fiom, Maurizio Landini, a commentare la nuova proposta di Federmeccanica con cui è ripresa oggi la trattativa sul rinnovo del contratto dei metalmeccanici.

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