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Moscovici apre all’Italia sulla flessibilità per rifugiati e…

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Moscovici apre all’Italia sulla flessibilità per rifugiati e terremoto

La Commissione Europea apre alla flessibilità sulle «spese per la crisi dei rifugiati, o un terremoto, o per un paese che soffre attacchi terroristici. Si tratta di flessibilità precise, limitate e chiaramente spiegate» afferma Pierre Moscovici, il commissario europeo agli Affari Economici, intervenendo all'Atlantic Council a margine dei lavori del Fmi a Washington. Un’apertura che potrebbe valere lo 0,4% in più di deficit aggiuntivo, pari a 7,7 miliardi di risorse disponibili per i conti pubblici italiani. Apertura attesa dal Governo dopo settimane di confronto serrato con Bruxelles. Ma per nulla scontata. Si tratta infatti di un “bonus” importante ma «limitato» che dovrà essere «chiaramente spiegato» ha osservato il commissario francese agli Affari economici.

Secondo Moscovici, in generale «un Paese deve rispettare i criteri e ridurre il debito, e' il principale problema di Italia e Belgio». Per il commissario «ci sono ovviamente casi specifici come la Grecia» che ha ricevuto un programma di aiuti dai partner Ue.

Le posizioni di Bruxelles secondo l'esponente comunitario non sono certo una novità. Moscovici ha spiegato che la Commissione Ue ha «detto chiaramente cosa è la flessibilità nel gennaio 2015. Dobbiamo incoraggiare i Paesi che creano molti investimenti, lo abbiamo fatto con l'Italia. Dobbiamo aiutare il Paese che porta avanti riforme strutturali affinché possa avere più tempo. L'Italia potrebbe così godere di qualche decimale in più rispetto al 2,0% di deficit inserito nelle tabelle della Nota di aggiornamento al Def. Nella relazione di accompagnamento alla Nota, l'esecutivo ha già chiesto al Parlamento di poter alzare l'asticella dell'indebitamento «fino al 2,4%», proprio per far fronte alle spese eccezionali di terremoto e migranti, e non a caso le indiscrezioni parlamentari suggeriscono un possibile rialzo al 2,2% nel documento programmatico atteso a Bruxelles per il 17 ottobre.

Sul fronte sanzioni poi ha chiarito: «questa Commissione non vuole sanzionare. Le sanzioni sono sempre un fallimento. Lo sarebbe per le regole perche' dimostra che non funzionano, lo sarebbe per un paese» ha poi aggiunto il Commissario. «Il segnale sarebbe stato un disastro su Spagna e Portogallo, avrebbe indicato un fallimento, che non stiamo costruendo fiducia» mette in evidenza Moscovici,
dicendosi orgoglioso di non aver punito Spagna e Portogallo.«Non crediamo che le sanzioni vadano evitate se sono evitabili ma devono essere evitate se possiamo fare meglio» ha aggiunto Moscovici, secondo il quale invece di sanzionare e' meglio avviare un dialogo e cercare un compromesso.

“Si tratta di flessibilità precise, limitate e chiaramente spiegate”

Il Commissario europeo Pierre Moscovici 

Fiducia all’ Italia, se la caverà
Da Moscovici arriva anche un “assist” diretto al premier. «Ho fiducia che l'Italia, come sempre, se la cavera' e risolvera' i suoi problemi con il nostro aiuto» ha aggiunto il commissario europeo in un'intervista a Bloomberg, a margine dei lavori del Fmi, facendo riferimento alle sfide di bilancio e quelle del sistema bancario. In Italia ha poi osservato «c'e' una minaccia populista. È per questo che sosteniamo gli sforzi di Renzi affinche' sia un partner forte all'interno dell'Ue». Moscovici ha precisato: «stiamo discutendo sulle banche e sulla situazione fiscale».

Quanto alla Bce, Moscovici ha detto di sostenere «pienamente» il presidente Mario Draghi segnalando che la politica monetaria non può essere lasciata sola per sostenere la crescita. «La politica monetaria - ha detto - non è l'unico gioco in città». Il commissario nella capitale Usa terra' incontri bilaterali con i ministri di Italia, Grecia, Spagna e forse Portogallo

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