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Pensioni, Ape social gratuita fino a 1350 euro con almeno 30 anni di contributi

Potranno accedere all’Ape (Anticipo pensionistico) agevolata disoccupati con ammortizzatori esauriti, disabili e alcune categorie di lavoratori impegnati in attività faticose (comprese maestre delle scuole d’infanzia, infermieri di sala operatoria, edili, macchinisti e autisti di mezzi pesanti) purché abbiano un reddito inferiore ai 1.350 euro lordi. In caso di un reddito superiore si pagherebbe la rata dell’anticipo per la parte eccedente i 1.350 euro. Lo ha riferito il segretario confederale della Uil, Domenico Proietti, uscendo dall’incontro tecnico conclusivo oggi con il governo a palazzo Chigi. Per queste categorie il costo dell’anticipo pensionistico, attraverso un reddito ponte, sarà a carico dello stato.

Ape in vigore da maggio; 1,5-1,6 mld risorse per 2017
Si vanno definendo insomma gli ultimi tasselli delle misure legate al pacchetto pensioni che confluirà nella legge di bilancio. Tutte le altre misure del “pacchetto previdenza” sono fissate e ricalcano il verbale già siglato dai leader sindacali dopo l’incontro con il Governo del 28 settembre scorso. L’Ape (di mercato, social o aziendale) entrerà in vigore dal 1 maggio 2017. Il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Tommaso Nannicini, ha confermato ai sindacati che il governo stanzierà 1,5 miliardi nel 2017 e 1,6 nel 2018 per complessivi sei miliardi nel triennio.

Pensioni, 1.350 euro tetto Ape. Anche maestre e infermieri

Almeno 30 anni contributi per Ape agevolata, no della Cgil
Per accedere all'Ape agevolata sarà necessario avere almeno 36 anni di contributi complessivi se si rientra nelle categorie dei lavori gravosi (gli ultimi sei dei quali effettuati nell'attività gravosa) e 30 anni se si è disoccupati, disabili o parenti di primo grado conviventi di disabili per lavoro di cura. Il governo inserirà nella platea dell’Ape agevolata, oltre ai disoccupati, i disabili e i parenti dei disabili, anche alcune categorie di attività faticose come le maestre, gli operai edili e alcune categorie di infermieri. Lo ha riferito sempre il segretario confederale Uil, Domenico Proietti, spiegando che saranno inclusi anche i macchinisti e gli autisti di mezzi pesanti.

Camusso: all’ultimo criteri per escludere
Gli interventi sull’Ape social non sono piaciuti però alla Cgil. Il Governo «ha inventato all'ultimo giro dei criteri per escludere le persone per andare in pensione anticipata» ha detto il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso, a margine di un convegno a Firenze. E ha aggiunto: «L’accesso all’Ape social sarebbe condizionato non ai normali criteri delle pensioni di vecchiaia ma alle nuove barriere, una di 30 e una di 36 che riteniamo siano inventate esclusivamente per ridurre la platea, per non permettere l’accesso e in più si scontrano con la ragione delle pensioni di vecchiaia che normalmente è quella del lavoro delle categorie discontinue».

Uil: è buon lavoro, ma serve ancora uno sforzo
«Abbiamo fatto complessivamente un buon lavoro anche se restano alcune criticità da risolvere. Abbiamo chiesto di ampliare la platea dell'ape social e di ritoccare verso l'alto il tetto di reddito previsto». Cosi Domenico Proietti, segretario confederale Uil commenta l'incontro a Palazzo Chigi per la messa a punto del pacchetto pensioni che il governo inserirà nella legge di Stabilità. «Serve un provvedimento coerente con il verbale firmato il 28 settembre», ha concluso Proietti.

Cisl: in manovra governo rafforzi intesa con sindacati
«La discussione è aperta, andremo avanti col nostro lavoro, un bel pezzo già stato fatto con soddisfazione per tanti lavoratori, giovani e pensionati, altro è in cantiere». Così la leader Cisl, Annamaria Furlan a margine del convegno in corso a Firenze sull'incontro in corso a Roma sulle pensioni tra governo e sindacati. «Oggi è stato compiuto un primo passo per definire le caratteristiche dei lavori gravosi e delle altre condizioni per ottenere l’Ape agevolata e per permettere ai lavoratori precoci di accedere al pensionamento con 41 anni di contributi» ha detto il segretario confederale della Cisl, Maurizio Petriccioli, a margine dell'incontro con il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Tommaso Nannicini. «Mantenere ampia la platea dei lavori gravosi è una priorità per la Cisl - ha aggiunto - per rispondere al maggior numero di lavoratori, lavoratrici e disoccupati, contribuendo ad alleviare alcune situazioni di disagio sociale».

Per Ape volontaria restituzione prestito 4,5% anno
La rata di restituzione del prestito in caso di anticipo pensionistico su base volontaria costerà tra il 4,5-4,7% dell’assegno pensionistico pieno per ogni anno di anticipo». Sembra sciolto anche il nodi dei lavoratori precoci: chi ha iniziato a lavorare prima dei 19 anni e ha 41 anni di contributi, se disoccupato e se ha svolto lavori faticosi potrà andare in pensione. Eliminata anche la penalizzazione per chi va in pensione a 62 anni, avendo almeno 12 mesi di contributi versati prima di compiere i 19 anni. «Sui precoci, se i testi finali corrisponderanno a quanto detto al tavolo - ha dichiarato la Cgil - esprimiamo un giudizio positivo per il recupero del lavoro di cura come requisito della platea, pur nel limite generale dell'intervento».

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