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Mondiali di ciclismo, domani a Doha la prova su strada (con il cuore al…

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Mondiali di ciclismo, domani a Doha la prova su strada (con il cuore al Ghisallo)

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Ci sono due mondi agli antipodi in questo week end ciclistico. Uno è nel deserto, tra palme e cammelli nel Qatar. E qui domenica pomeriggio, a Doha con la prova dei professionisti della strada, si concludono i mondiali. Il caldo è micidiale con quasi 40 gradi all'ombra. Con un vento, quando tira, che brucia gli occhi e secca la gola. E anche se la strada è piatta, alla fine ti stronca. Prova per velocisti o per fondisti? E chi lo sa, dipende dal vento. La squadra di Davide Cassani, con le due punte Viviani e Nizzolo. lo capirà in corsa, davanti a un pubblico inesistente, perché qui di tifosi neanche l'ombra. Un deserto appunto, dove si sente solo il frusciare dei tubolari e le voci dei corridori. È il ciclismo globalizzato, bellezza.

Qui girano i soldi, e qui vengono tutti. Dalla MotoGp al tennis dall'atletica al nuoto, dalla ginnastica artistica al calcio (nel 2022 ci saranno i Mondiali). L'altro ciclismo, sotto un cielo lombardo gonfio di nuvole, è quello che si dà appuntamento tra sabato e domenica al Museo della Madonna del Ghisallo con una serie di incontri e iniziative per tifosi e appassionati, quelli che appunto non sono nel Qatar. Fortissimamente voluto da Fiorenzo Magni, il leggendario Leone della Fiandre, Terzo Uomo tra Coppi e Bartali, il Museo festeggia i suoi primi dieci anni di vita con tutti gli amici che amano un certo tipo di ciclismo.

Quello del Giro di Lombardia, per intenderci. O di alcune tappe spettacolari del Giro d'Italia. Un ciclismo fatto di rampe secche e discese folli con vista spettacolare sul lago di Como, tra castagni e faggi che con l'autunno virano verso il rosso e il giallo, e le foglie a fare da tappeto

Qui sono passati i grandi, Binda e Girardengo, Coppi e Bartali, Merckx e Gimondi, Saronni e Moser e potremmo andare avanti (o indietro) all'infinito.
La chiesetta della Madonna del Ghisallo, protettrice dei ciclisti, è il cuore pulsante di questo luogo magico. E il Museo, presieduto da Antonio Molteni, da un anno riaperto al pubblico, è diventato punto di riferimento per gli appassionati, molti dei quali vengono da tutto il mondo. Più di diecimila presenze nel 2016, molte provenienti da Francia,Germania, Belgio, Australia, Giappone, Cina, Russia e Sud Africa.

Questo sabato, a partire dalle 17, con intermezzi ludici ed enogastronomici sono in programma diversi incontri in cui si racconteranno storie di viaggi in bicicletta, moderati da Andrea Michela. Domenica invece, per chi ha voglia di cimentarsi, è in programma una pedala non competitiva che parte dal Velodromo Vigorelli, un altro santuario storico del ciclismo. Si parte alle 9 del mattino attraverso un percorso di 72 km che, dopo aver toccato il Parco di Monza e la salita al Segrino da Pusiano, si arriverà in cima al Ghisallo. Qui nella sala del cinema del Museo si potrà assistere alla fase finale del mondiale a Doha. I due mondi, alla fine, si ritrovano. Ma che fatica...

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