
La Commissione europea attende la bozza di legge di bilancio del governo (ossia il Documento programmatico di bilancio - Draft Budgetary Plan), ancora non pervenuta a Bruxelles. Lo ha detto Mina Andreeva, portavoce dell'esecutivo comunitario, nel corso del birefing con la stampa. «L'Italia non è tra i Paesi che hanno già fatto pervenire il documento» di bilancio, ha detto. Andreeva ha ricordato che c'è tempo fino alla mezzanotte di oggi per presentare le manovre economiche e si attenderà fino a quel momento. Nessun commento verrà offerto in via preliminare dalla Commissione, che si prenderà il tempo necessario per le valutazioni del caso.
Il governo si dice fiducioso. «Prevedo che la Commissione europea la farà passare, si divertirà a giocare con i numeri e su singole misure, perchè è quello che fanno ormai, ma credo che passerà» ha dichiarato il ministro dello Sviluppo economico, Carlo Calenda, ai microfoni di Mix24 di Giovanni Minoli su Radio 24, in merito al braccio di ferro in corso con Bruxelles sul rapporto deficit-Pil.
Manovra alle Camere entro il 20 ottobre
In attesa del testo, che dovrebbe essere trasmesso alle Camere entro il 20 ottobre, si stanno intanto definendo meglio anche alcuni capitoli della manovra: dalla spinta alla messa in sicurezza antisismica (con il sismabonus potenziato fino a un massimo dell'85%, esteso a seconde case e attività produttive anche della zona 3 di rischio, da scontare in 5 anni anziché in 10) all'ultima tranche, selettiva, di sgravi per il lavoro stabile. I 700 milioni disponibili andranno alle assunzioni di giovani (che abbiano fatto il percorso di Garanzia Giovani o dell'alternanza scuola-lavoro) e per gli under 29 e over 50 nel Mezzogiorno.
Manovra da 27 miliardi
La legge di bilancio è stata varata sabato dal Consiglio dei ministri insieme a un Dl, di fatto “collegato”, prevalentemente fiscale. La manovra “espansiva” illustrata con una serie di “slides” dal premier Matteo Renzi e dal ministro Pier Carlo Padoan sale di 2 miliardi di rispetto a quanto ipotizzato fino a venerdì attestandosi a quota 27 miliardi. Il Governo ha confermato la previsione di crescita del Pil dell’1% il prossimo anno ma rispetto alla Nota di aggiornamento del Def, ha rivisto al 2,3% la stima del deficit ribadendo l'intenzione di utilizzare fuori dal Patto di stabilità europeo una quota di indebitamento pari allo 0,2% del Prodotto per il fenomeno migranti. La scommessa di palazzo Chigi con la legge di Bilancio resta insomma quella della crescita. Anche per questo motivo la spending review risulta non toppo marcata (oltre 3 miliardi), con l'intento di evitare ricadute recessive. Il grosso dei risparmi arriverà dal rafforzamento del meccanismo di centralizzazione degli acquisti Pa sulla base del modello Consip.
Il sistema di coperture è completato dall'utilizzazione di 1,6 miliardi attinti dai grandi Fondi per le politiche economiche gestiti direttamente e indirettamente da Palazzo Chigi (e dal Mef) e dalle maggiori entrate garantite dall'operazione Equitalia-cartelle (4 miliardi) e dalla voluntary disclosure bis (2 miliardi). I testi del disegno di legge di bilancio e del decreto legge sono stati approvati dal Consiglio dei ministri con la formula «salvo intese». E questo consentirà ai tecnici del governo di affinare gli articolati e le tabelle prima dell'invio in Parlamento, atteso entro il 20 ottobre.
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