«Noi siamo pronti a confrontarci sulla questione industriale per un patto tra gli attori della fabbrica». Il leader di Confindustria, Vincenzo Boccia, dal palco del convegno dei giovani imprenditori a Capri, raccogliere così la richiesta dei sindacati di un “patto” per poter assicurare al paese un futuro di crescita. «Serve un patto per la crescita, per l'industria e per combattere le disuguaglianze» ha spiegato Boccia. E ha aggiunto rivolgendosi ai leader di Cgil, Cisl e Uil: «Continuiamo sulla strada del confronto leale, avendo fiducia tra noi, con rispetto, sapendo che delegittimare l’altro vuol dire delegittimare se stesso». Una proposta, quella del leader degli industriali, accolta positivamente dai sindacati.
Boccia: attenti a vincoli ma pensare in grande
«Lanciamo la sfida per diventare uno dei più grandi Paesi industriali del mondo. Ce la faremo, facendo i conti con i vincoli di bilancio, ma pensando alla grande perché in questo Paese dobbiamo cominciare a pensare alla grande» ha detto il presidente di Confindustria concludendo il meeting dei giovani imprenditori.
Boccia: manovra primo passo, continuare a costruire Paese diverso
Quanto alla manovra varata dal Governo, Boccia la ha definita «un primo passo importante», ma ora «dobbiamo continuare a costruire un paese diverso e cambiare il paese in chiave moderna». Questa manovra, ha aggiunto il leader degli industriali, «non sceglie i settori ma comincia a definire un’idea di politica economica diversa per il Paese, ci sembra che vada nella direzione auspicata con strumenti selettivi» anche se «con risorse non rilevanti dato il debito pubblico che abbiamo». “Forti. Progetti, non poteri”, è il titolo che è stato scelto per questo 31° appuntamento di Capri.
Boccia ha parlato di «primo passo importante per costruire un Paese diverso e cambiarlo in chiave moderna in cui la logica di politica economica è quella dell'interesse industriale considerato che siamo al secondo posto dietro alla Germania». Per il leader degli industriali mancano alcuni interventi «dalle crisi aziendali allo sviluppo di una semplificazione». Ma, ha ribadito Boccia, la manovra «va nella direzione auspicata».
«Italia-Canada, grave errore che un Paese blocchi Ue»
Commentando il no della Vallonia all’accordo sul trattato di libera scambio tra Ue e Canada, il presidente di Confindustria ha poi parlato di «grave errore». E ha aggiunto: «Un paese non può bloccare la visione di un'Europa che ha invece bisogno di allargarsi e di aprire ad una società aperta con un tessuto industriale potente che ha bisogno di conquistare il mondo, non di avere conflittualità tra governi».
Giudizio industriali è solo economico
Quanto alla posizione di Confindustria sul referendum costituzionale del 4 dicembre, «la nostra è una chiave di lettura prettamente economica», ha sottolineato il presidente di Confindustria, che ha aggiunto: «Se vince il 'sì' si cambia in termini economici il Paese, lo si rende più moderno, e aiuterà le imprese a crescere nel modo migliore». «Per noi - ha ribadito a margine del convegno dei Giovani Imprenditori a Capri - la stabilità è una precondizione per un’agenda di medio termine di politica economica, una democrazia decidente è un valore per il Paese».
Camusso a Boccia: bene un confronto, rinnovare i contratti
«Ha ragione Boccia quando dice che non bisogna delegittimarsi l’un l'altro, anche per questo rinnovare i contratti è essenziale». Così il segretario
generale della Cgil, Susanna Camusso, ha risposto al presidente di
Confindustria che oggi dal palco del convegno dei giovani imprenditori a Capri ha lanciato il “Patto della Fabbrica”
Pronti al confronto con @Confindustria per un patto per la crescita e nuove relazioni industriali.Accordi e non slogan per aiutare i giovani
– Annamaria Furlan(FurlanAnnamaria)
Furlan: pronti al confronto, accordi e non slogan
Positivo anche il giudizio del segretario della Cisl Annamaria Furlan, per la quale «la Cisl è pronta al confronto con Confindustria per un patto per la crescita e nuove relazioni industriali», perché «servono accordi e non slogan per aiutare
i giovani».
Barbagallo: sì a patto della fabbrica ma rinnovare contratti
Anche il leader della Uil, Carmelo Barbagallo, ha risposto via Twitter all'invito del presidente di Confindustria, Vincenzo Boccia: «Patto della Fabbrica, d'accordo con Boccia», ma avverte, «bisogna rinnovare i contratti in scadenza per non delegittimare reciprocamente il nostro ruolo».
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