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Ccb e Ping An nell’affare rossonero

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Ccb e Ping An nell’affare rossonero

Silvio Berlusconi con Han Li (a sinistra) e Yonghong Li (a destra)
Silvio Berlusconi con Han Li (a sinistra) e Yonghong Li (a destra)

China Construction Bank e Ping An Insurance. Sono questi i nomi dei due colossi cinesi presenti nella “Lista” dei (possibili) nuovi proprietari del Milan, svelati nel blog «Calcio & Business» lo scorso 13 ottobre. A questi si aggiungono altri nove investitori tra cui Baoshang Bank, Huarong International Financial Holdings, Tcl Corporation, China Merchants Bank, Yongda, oltre ai già noti Haixia Capital e Yonghong Li.

China Construction Bank e Ping An appartengono al gotha del mondo bancario e assicurativo asiatico. Ccb è stata fondata nel 1954 ed è di proprietà della Repubblica popolare. È quotata alla Borsa di Hong Kong dal 2005 (dal 2007 anche a Shenzen). Nel 2015 ha raggiunto una capitalizzazione di 173 miliardi di dollari ed è la quinta al mondo. Dalla sua fondazione l’istituto è impegnato nell’erogazione di fondi governativi per progetti di sviluppo immobiliare e infrastrutturale, ma ha anche sviluppato una imponente rete commerciale. Da poco tempo si è insediata a Londra e lo scorso anno ha aperto uffici anche a Milano per supportare le operazioni industriali lungo l’asse Europa-Cina.

Ping An con 6o miliardi di dollari di fatturato e oltre 450 miliardi di dollari di asset è la seconda compagnia assicurativa della Cina dopo la governativa China Life Insurance. Il principale azionista è la thailandese Charoen Pokphand della famiglia Chearavanont , uno dei più grandi conglomerati dell’Asia con 50 miliardi di dollari di ricavi annui, che opera nell’alimentare (C.P. Foods), nella vendita al dettaglio (7-Eleven) e nelle telecomunicazioni (True). Ping An ha interessi calcistici, in quanto dal 2014 è il “title sponsor” della Chinese Super League (Csl), alla quale versa 150 milioni di yuan all’anno (circa 18 milioni di euro).

Della Lista dei “potenziali” investitori fanno parte Tcl Corporation, terzo produttore al mondo di televisioni, Huarong International Financial Holdings e China Merchants Bank, istituzioni finanziarie entrambe di proprietà pubblica, e Baoshang Bank, istituto di Baotou, città-prefettura cinese della provincia della Mongolia interna.

La Lista contenuta nel contratto preliminare sottoscritto da Fininvest e Sino-Europe Sports Investment il 5 agosto scorso, è in ogni caso “variabile”, nel senso che nel fondo destinato a rilevare il Milan al momento del closing (si sta accelerando per definire tutto prima del derby Inter-Milan di metà novembre) potrebbero esserci anche soggetti diversi.

I due colossi, China Construction Bank e Ping An Insurance, potrebbero figurare nell’elenco in quanto garanti di clienti interessati a investire nel Milan. Viceversa, una loro diretta partecipazione darebbe all’operazione uno spessore finanziario considerevole, al di là della stessa investitura del Governo di Pechino.

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