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Ministero beni culturali: 5mila segnalazioni danni a patrimonio artistico

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il sisma nel centro italia

Ministero beni culturali: 5mila segnalazioni danni a patrimonio artistico

La chiesa di Santa Maria Argentea a Norcia prima e dopo il terremoto
La chiesa di Santa Maria Argentea a Norcia prima e dopo il terremoto

«Le segnalazioni fino ad oggi dopo le precedenti scosse erano state circa 3000, dopo il terremoto di questa mattina mi aspetto almeno altre 2000 segnalazioni.
Pensiamo che sia stato il più violento». Lo ha detto il segretario generale del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, Antonia Pasqua Recchia. La nuova scossa che ha colpito il centro Italia ha segnato con lesioni, più o meno gravi, tutto il patrimonio artistico del centro del paese. E persino il Colle dell'infinito di Leopardi.

Da San Benedetto a San Paolo, le chiese colpite
La Basilica di San Benedetto del 1.300, la cattedrale di Santa Maria argentea e la chiesa di San Francesco a Norcia (ora Auditorium) sono state distrutte, così come, la torre civica e la chiesa di Sant'Agostino di Amatrice, già danneggiate dal sisma del 24 agosto. Oggi si sono poi staccati calcinacci nel Duomo di Orvieto e si sono aperte fessure nella torre di Civita di Bagnoregio. La scossa delle 7.20 è arrivata anche alla basilica romana di San Paolo e alla chiesa di Sant'Ivo alla Sapienza, dove è stata lesionata la straordinaria cupola del Borromini.

Verso la nomina del Soprintendente unico speciale
Insomma è oramai urgente la nomina del Soprintendente unico speciale per le aree colpite dal sisma. Il terremoto ha colpito quattro regioni tutte ad alta densità di beni culturali. E il soprintendente avrà l’incarico di concentrarsi
sul recupero del patrimonio mobile e immobile mentre il ministro Franceschini - oggi a Roma in costante contatto con l'unità di crisi - ha chiesto a gran voce più fondi per l’arte da salvare. Non a caso l ministro ha già annunciato nei giorni scorsi che l'art bonus verrà esteso anche ai beni ecclesiastici gravemente
colpiti.

Norcia, com'e' cambiata in due mesi

Norcia il centro più colpito
Oggi la più ferita è Norcia, dove sono andati distrutti i principali luoghi di culto. Della basilica di San Benedetto, dopo la forte scossa di stamani, rimane in piedi soltanto la facciata che, con il portale laterale e la base del campanile risale alla fine del sec XIV. Ma a Norcia è crollata anche la cattedrale di Santa Maria Argentea, chiesa romanica costruita nel nono secolo, più volte distrutta completamente o lesionata dai terremoti che si sono avvicendati nella zona nei secoli. Fu ricostruita nel 1500, poi nel 1700 crollò il campanile gotico sempre per un sisma, tanto che dell'edificio rinascimentale ad oggi rimaneva solo il battistero. È crollata anche la chiesa di San Francesco su Piazza Garibaldi. Costruita intorno al 1385 dai francescani, e distrutta e ricostruita dopo il terremoto del 1859, era uno degli edifici in stile gotico più rappresentativi del territorio. Danneggiati pesantemente il Municipio e il museo della Castellina.


I danni artistici ad Amatrice e a Roma
Ad Amatrice è crollata la torre civica e quello che rimaneva della chiesa di Sant'Agostino, già pesantemente lesionata dal terremoto del 24 agosto scorso. Ma l’onda del sisma è arrivata anche a Roma. Crepe e cornicioni caduti hanno fatto chiudere per alcune ore la basilica di San Paolo, dove si sarebbe staccato anche uno dei supporti che tiene un grosso candelabro. Chiusa in via cautelativa nel pomeriggio anche la chiesa di Sant'Ivo alla Sapienza, per le verifiche statiche della cupola del Borromini, capolavoro unico dell'arte Barocca, della lanterna e dell'adiacente palazzo della Sapienza. Calcinacci e piccole lesioni anche alla basilica di San Lorenzo fuori le mura di Roma dove è stata interdetta ai fedeli
una parte della navata. Una crepa, dopo il terremoto, anche nell'intonaco di un muro di Palazzo Senatorio, la sede del Comune di Roma in Campidoglio.

Verifiche sulla basilica di San Pietro
Verifiche dei vigili del Fuoco della città del Vaticano sono state effettuate sulla basilica di San Pietro e San Giovanni in Laterano. S.Maria Maggiore, dove non si sono verificati danni evidenti, è sempre stata aperta, ma è stato chiuso il museo.

Gli altri danni nel Lazio
Nel Lazio il campanile di Civita di Bagnoregio, città candidata a patrimonio Unesco, presenta delle fessure e la chiesa è stata chiusa. A Nepi è caduta la palla medicea del palazzo comunale. Controlli a palazzo Riario a Caprarola. Tra Norcia e Roma, una scia di danni che ha coinvolto anche L'Aquila.

I danni nella Marche e in Umbria
A Macerata il centro storico di Penna San Giovanni è stato chiuso ed è crollato il campanile della Chiesa di San Giovanni, nella piazza centrale del borgo. Nel centro storico di Tolentino danni sono visibili alla Cattedrale di San Catervo e alla Basilica di San Nicola. Ad Ascoli il campanile della Chiesa di Sant'Angelo
Magno è gravemente lesionato. Nella provincia di Terni, all’interno del Duomo di Orvieto piccoli calcinacci e polvere sono caduti dalle volte, ma dopo un
sopralluogo l'Opera del Duomo parla di «problemi facilmente risolvibili». Ad Amelia è inagibile la chiesa di San Francesco. Anche a Guardea sono inagibili due chiese, quella dei Santissimi apostoli Pietro e Paolo e quella di Sant'Egidio.

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