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Manovra, Panucci (Confindustria): «Impulso a rafforzare la…

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Manovra, Panucci (Confindustria): «Impulso a rafforzare la crescita»

Marcella Panucci. (Imagoeconomica)
Marcella Panucci. (Imagoeconomica)

«Complessivamente il provvedimento coglie l’opportunità per rafforzare la debole crescita economica. Anche grazie alla sua composizione, esso appare in grado di aiutare il Paese a recuperare il terreno perduto». Lo ha detto la dg di Confindustria, Marcella Panucci, nel corso di una audizione sulla legge di Bilancio 2017, dinanzi alle commissioni congiunte Bilancio di Camera e Senato riunite a Montecitorio.

Bene l’eliminazione degli aumenti Iva
Panucci ha sottolineato che gran parte degli impulsi favorevoli al Pil viengono «dall’eliminazione degli aumenti Iva che sarebbero scattati il primo gennaio del prossimo anno e dalle misure previste per accrescere la competitività e gli investimenti pubblici e privati». Secondo le stime del Governo, ha ricordato la dg di Confindustria, «l’impatto della manovra dovrebbe portare nel 2017 a un maggiore aumento del Pil pari a 0,4 punti percentuali, alzando la variazione annua dallo 0,6% previsto in assenza di interventi all’un per cento». Per le imprese, ha dichiarato ancora Panucci, «si profila un'assunzione di responsabilità nell'ottica di un nuovo modo di fare impresa, antidoto alla disgregazione sociale contro tutte le diseguaglianze, economiche, sociali, di genere, territoriali e generazionali. Confindustria sostiene questa visione perché ritiene che il rilancio degli investimenti privati e lo sviluppo sostenibile siano centrali nella politica industriale dei prossimi anni e i fattori che più incideranno sulla competitività del sistema Paese».

Importante la conferma della riduzione dell’aliquota Ires
Importante, ha detto ancora Panucci, che il «Governo abbia confermato la riduzione dell’aliquota Ires, dal 27,5% al 24%, una misura già disposta e finanziata con la legge di stabilità dello scorso anno, sulla quale Confindustria ha già espresso apprezzamento». Bene l'iperammortamento, il rifinanziamento della Nuova Sabatini, il potenziamento del credito d'imposta per ricerca e sviluppo e la proroga del superammortamento. Sono «misure - ha sottolineato Panucci - che dai primi indicatori qualitativi sembrano risultare molto efficaci: in ottobre i giudizi sugli ordini interni dei produttori di beni strumentali hanno registrato un livello che non si osservava da otto anni e che lascia intravedere una ripartenza dei piani di investimento a inizio 2017». Giudizio positivo anche per i bonus per gli immobili e per la sanità. Per la crescita delle imprese apprezzate le norme per favorire investimenti di enti previdenziali e privati e il rifinanziamento del Fondo di garanzia per le Pmi. «Delude» la mancanza di norme per rafforzare il ruolo del Fondo a sostegno delle Pmi manifatturiere più strutturate. «Manca, inoltre, - ha sottolineato Panucci - un intervento specifico per sostenere la patrimonializzazione delle Pmi».

Resta il nodo coperture
Sono infine «poco incisive» le norme sulla spending review («L’unico ambito di intervento sono gli acquisti centralizzati di beni e servizi. Mancano, invece, misure innovative ed efficaci, in grado di coinvolgere trasversalmente i molteplici apparati pubblici». Panucci ha poi parlato del nodo coperture, in particolare al Dl fiscale: il direttore generale di Confindustria ha definito «deprecabile il dietro-front sul recupero dell’Iva sui crediti non riscossi». Stesso giudizio per le misure sulle comunicazioni e sui depositi Iva. Sollecitando correzioni nell’esame del decreto legge, Panucci ha invitato le Commissioni a «confermare l’impianto della manovra, evitando 'tentazioni' localistiche o micro settoriali».

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