Il Consiglio dei ministri ha approvato, salvo intese, il nuovo decreto con misure per affrontare l'emergenza dopo il terremoto. Nel testo, ancora da definire nei dettagli, la nuova definizione del cratere del sisma e provvedimenti su agricoltura, scuola e beni culturali anche con l’obiettivo di snellire la macchina della burocrazia. Il testo dovrebbe essere pubblicato lunedì in Gazzetta Ufficiale. È stato un Consiglio dei ministri lampo quello di stamattina. Iniziato alle 9,24, il Cdm è durato circa 20 minuti. Il provvedimento, unico punto all’ordine del giorno, si è reso necessario dopo la forte scossa di magnitudo 6.5 di domenica scorsa che ha raso al suolo Castelluccio di Norcia, fatto crollare la Chiesa di San Benedetto a Norcia e causato nuovi crolli nel Centro Italia.
Decreto approvato salvo intese
Il nodo da sciogliere entro stamattina era la definizione dell’area del cratere: ossia quanti Comuni entreranno nella lista per aggiungersi ai 62 già previsti dal precedente decreto legge. Le riunioni tra i tecnici ministeriali e di palazzo Chigi sono andate avanti fino alla serata di ieri. Il numero dei centri abitati da aggiungere moltiplica le risorse finanziarie aggiuntive da stanziare.
Protezione civile acquisirà container
Il provvedimento detta norme volte a consentire interventi accelerati per poter affrontare con efficacia le conseguenze delle nuove scosse di terremoto verificatesi tra il 26 e il 30 ottobre, tenendo conto dell'approssimarsi della stagione invernale. L’emergenza principale di cui il dl si occupa è quella di garantire un'adeguata assistenza abitativa alle popolazioni colpite dalle ripetute scosse. Per fronteggiarla, si prevede che il Dipartimento della protezione civile possa, con procedure rapide e trasparenti, acquisire i container e, sulla base delle indicazioni dei Comuni, individuare le aree sulle quali installarli.
Procedure semplificate per edifici con danni lievi
Al fine poi di favorire il rientro nelle case, per gli edifici con danni lievi, che necessitino cioè soltanto di interventi di immediata riparazione, si prevede che i soggetti interessati possano – previa presentazione di apposito progetto firmato da un professionista abilitato che documenti il nesso di causalità tra il sisma e lo stato della struttura, oltre alla stima del danno – procedere al ripristino dell’agibilità degli stabili.
Anas competente per ripristino viabilità
Per la messa in sicurezza del patrimonio storico e artistico, i Comuni interessati hanno la facoltà di effettuare direttamente gli interventi indispensabili, dandone comunicazione al Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo. All'Anas il compito di intervenire con urgenza per la messa in sicurezza e il ripristino della viabilità delle infrastrutture che rientrano nelle sue competenze e di quelle degli enti locali devastati dai ripetuti sismi. Il decreto prevede inoltre misure urgenti per consentire la prosecuzione delle attività didattiche: dalle modalità di composizione delle classi a quelle di assegnazione del personale docente.
Nel decreto quasi 11 mln per attività zootecniche
Al fine di sostenere la continuità produttiva delle attività zootecniche messe in ginocchio, il decreto approvato questa mattina dal Consiglio dei ministri, inoltre, «autorizza la spesa di 10.942.300 euro per il sostegno dei settori del latte, della carne bovina dei settori ovicaprino e suinicolo».
Ok ad assunzioni Comuni per fronteggiare emergenza
Infine, per riuscire a gestire la mole di procedimenti che i Comuni si trovano a dover attivare, il decreto autorizza l'assunzione a tempo determinato di personale di tipo tecnico ed amministrativo fino ad un massimo di trecentocinquanta. Previsto anche il rafforzamento della struttura della Protezione civile e di quella del Commissario straordinario alla ricostruzione.
Il nuovo decreto terremoto, per garantire una conversione in legge rapida, dovrebbe poi confluire con un emendamento ad hoc nel primo decreto all’esame della commissione Bilancio del Senato che approderà all’esame dell'aula del Senato nella settimana dal 21 al 26 novembre, per essere approvato verosimilmente il 22 o il 23. Conseguentemente il via libera della commissione sarà per la settimana precedente, dal 14 al 19 novembre.
Snellirà tempi, procedure e burocrazia
Il decreto legge «snellirà ulteriormente i tempi, le procedure, la burocrazia», ha promesso il premier Matteo Renzi. «I soldi ci sono, la volontà anche. Ricostruiremo tutto. A cominciare dalla Chiesa di San Benedetto, patrono d’Europa».
In serata una nota di Palazzo Chigi ha reso noto che il prefetto Francesco Paolo Tronca è stato nominato oggi dal Consiglio dei Ministri al vertice della Struttura di missione, istituita nell'ambito del Ministero dell'Interno, che - nel quadro della ricostruzione dei Comuni colpiti dal sisma - sovrintenderà, anche in collaborazione con Anac, alle attività di prevenzione e contrasto di eventuali infiltrazioni della criminalità organizzata nell'esecuzione dei contratti pubblici e
di quelli privati che fruiscono di contribuzione pubblica.
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