Prima le congratulazioni al nuovo presidente degli Stati Uniti. «Gli auguro buon lavoro. L'amicizia Italo-americana è solida» dice il premier Matteo Renzi nel suo intervento alla scuola di Perfezionamento di Polizia. Questo dopo aver sottolineato il fatto che «stiamo vivendo una grande fase di cambiamento anche sul piano internazionale». Poi, in serata, in una diretta sui social network il presidente del Consiglio torna sul grande tema del giorno. Penso che «il presidente Donald Trump sarà ben diverso dal Trump candidato, lo abbiamo visto già stamattina dal discorso di insediamento. Sarà diverso per come funziona la democrazia americana. Lo vedremo: Trump avra le sue idee e le sue battaglie» .
Grillo: Trump ha detto un Vaffa pazzesco. È apocalisse media
Entusiasta il commento di Beppe Grillo. «È pazzesco - ha scritto Questa è la deflagrazione di un’epoca. È l’apocalisse dell’informazione, della Tv, dei grandi giornali, degli intellettuali, dei giornalisti. Questo è un Vaffa... generale. Trump ha dato un VDay pazzesco». Così Beppe Grillo ha commentato sul suo blog la vittoria di Donald Trump negli Usa. Poi ha aggiunto: «Ci sono delle similitudini fra questa storia americana e il MoVimento. Siamo nati e non se ne sono accorti, perché abbiamo un giornalismo posdatato che capisce quando qualcosa è già successa. Ed è già troppo tardi. Siamo diventati il primo Movimento politico in Italia e non se ne sono accorti, se ne stanno accorgendo adesso e ancora si chiedono il perché. Andremo a governare e si chiederanno 'ma come hanno
fatto? hanno raccolto la rabbia ecc... ecc...'»
Salvini: vittoria Trump è rivincita popolo
Stessi toni entusiasti da Matteo Salvini. Il segretario della Lega è stato il primo a commentare le elezioni Usa, non nascondendo il suo entusiasmo. nLa vittoria di Donald Trump è «una botta alla globalizzazione» ed «è la rivincita del popolo, del coraggio, dell'orgoglio, dei temi del lavoro e della sicurezza, alla faccia dei banchieri, degli speculatori, dei cantanti, dei giornalisti e dei sondaggisti», ha detto Salvini a Radio Padania, aggiungendo: «Il popolo batte i poteri forti 3 a 0».
Quanto alla presa di posizione del leader M5s, è duro il commento di Salvini: «Grillo sale sul carro del vincitore dopo aver sputato il giorno prima su Trump. Troppo facile così. Questa non è coerenza». Così ai microfoni dei tg alla Camera il leader della Lega, Matteo Salvini, commenta la posizione di Beppe Grillo dopo la vittoria di Donald Trump negli Usa.
Salvini aveva incontrato Trump negli Usa lo scorso 25 aprile ai margini di una manifestazione elettorale, con tanto di stretta di mano immortalata da una foto-ricordo. Per Salvini fu l’occasione per sottolineare i suoi legami con la destra anti-immigrati d’oltreoceano rappresentata dal tycoon newyorkese. Ma Trump preferì smentire l’incontro e soprattutto ogni ipotesi di “relazione speciale” con il segretario del Carroccio.
Berlusconi: da Trump autorevolezza e equilibrio
A Trump sono andati gli auguri calorosi di Berlusconi. «Sono sempre stato e sarò sempre il più leale alleato degli Stati Uniti in Europa, riconoscente al Paese che ha garantito la nostra libertà per tutto il ventesimo secolo» ha scritto in una nota il leader di Fi, Silvio dicendosi «convinto che il Presidente scelto dal popolo americano potrà garantire con autorevolezza ed equilibrio il difficile ruolo
degli Stati Uniti come paese-guida del mondo libero, nell'ambito dei complessi e delicati equilibri mondiali»
«Ora Lega deve osare e andare oltre»»
Per la Lega, ha aggiunto Salvini «è il momento di osare dopo la Brexit e la vittoria di Trump. «A Firenze - ha spiegato - proporrò alla Lega che sia l'inizio di qualcosa, di una lunga marcia, è veramente una bella giornata contro tutto e contro tutto». Secondo Salvini, si tratta di «andare al di là delle etichette e dei partiti, di Parisi sì o no: a noi tocca tirare la palla in avanti, si è temporeggiato troppo, e chi ci ama ci segua». Commentando l'esito del voto Usa, il segretario della Lega ha poi annunciato che tornerà in missione in Russia «la prossima settimana».
«No a governo di scopo, subito elezioni»
Quanto allo scenario politico italiano, Salvini ha rilanciato: «Non parteciperemo a nessun governo che tiri a campare di scopo o tecnico. L’idea è che si vada a votare il più presto possibile con qualsiasi legge elettorale». Lo ha detto il leader della Lega, Matteo Salvini, al Forum con l'Agi in diretta web.
Gentiloni: cambieranno cose, amicizia con Usa resta
La vittoria di Donald Trump è stata definita «un fatto importantissimo che cambierà molte cose nel mondo» dal ministro degli esteri Paolo Gentiloni a Radio anch'io, aggiungendo che è stato un fatto inatteso e che va espresso rispetto per risultato elettorale. L’Italia, ha confermato il ministro, «continuerà l’amicizia e la collaborazione con gli Usa» e «la nostra politica estera non cambia per questo».
Brunetta: vinto democrazia, Renzi si dimetta
Simile a quella di Salvini è la lettura del voto Usa offerta dal presidente dei deputati di Fi, Renato Brunetta: «Ha vinto la democrazia americana, ha vinto il popolo americano. Hanno perso la Clinton, Obama, i poteri forti, la finanza speculativa, i giornaloni, le catene televisive, e tutti gli avvelenatori di pozzi della democrazia. Guarda caso lo stesso schieramento di poteri forti e marci che in Italia sostiene Renzi e la sua schiforma costituzionale». Per Brunetta il presidente del Consiglio, colpevole di aver schierato l’Italia al fianco della candidata Clinton, «è da oggi politicamente finito», un «dead man walking», che dovrebbe, «per il bene di tutti» rimettere «il suo mandato nelle mani di Mattarella quanto prima».
Bersani su Fb: «La mucca in corridoio bussa alla porta»
Da sinistra, il primo commento dell’ex segretario Pd Pierluigi Bersani arriva via Facebook, con un post che diventerà probabilmente un tormentone sui social. «Per dirla in bersanese: la mucca nel corridoio sta bussando alla porta», scrive Bersani, che mette il relazione il risultato delle urne Usa con l’affacciarsi di «protezionismi e pensieri aggressivi verso le persone e le merci di fuori». Gli establishment «interpretano la fase precedente, in via di superamento. Ovunque, anche in Europa, c'è una nuova destra in formazione. Non è una destra liberista, è una destra della protezione».
Da Santa Sede auguri buon lavoro a Trump per pace nel mondo
La Santa Sede ha espresso «rispetto per la scelta espressa dal popolo americano, caratterizzata da una forte affluenza alle urne». Lo ha detto il segretario di Stato della Santa Sede, cardinale Pietro Parolin. «Facciamo gli auguri al nuovo presidente - ha poi aggiunto il primo collaboratore di Papa Francesco - perché il suo servizio possa essere fruttuoso e assicuro anche la nostra preghiera che lo illumini e lo sostenga nel servizio della sua patria ma anche nel servizio del benessere e della pace nel mondo»
«Niente paura. È la democrazia USA. Buon lavoro Presidente Trump. Noi pensiamo a far bene in Italia e in Europa», scrive invece su Twitter Francesco Boccia, presidente dem della commissione Bilancio della Camera, impegnaa in queste ore nell’esame del decreto fiscale collegato alla manovra 2017.
Sacconi (Ap-Ncd): ha vinto domanda di lavoro americani
«Molti fattori hanno concorso alla imprevista vittoria di Trump ma, tra essi, certamente è stata rilevante la domanda di lavoro, di lavoro vero non di sussidi, della working class americana». Così il presidente della commissione Lavoro del Senato Maurizio Sacconi (Ap-Ncd). L’auspicio di Sacconi è che la nuova leadership in Usa «attivi una politica che liberi la vitalità dell'economia reale attraverso la riduzione della pressione fiscale e della spesa pubblica ed il sostegno alle straordinarie capacità tecnologiche e scientifiche che la nazione possiede».
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