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Dossier All Blacks affamati di rivincita a Dublino contro l'Irlanda

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Dossier | N. 35 articoliRugby internazionale / I match d’autunno

All Blacks affamati di rivincita a Dublino contro l'Irlanda

(Afp)
(Afp)

Ci hanno messo 111 anni e quasi 30 partite, gli irlandesi, per battere finalmente la Nuova Zelanda. Ora, a due sole settimane di distanza, possono riuscirci di nuovo.

La storica prima volta a Chicago, campo neutro scelto sostanzialmente per motivi commerciali: risultato 40-29, davanti a una folla di cittadini Usa con radici nell'Isola di Smeraldo. Dunque, grande entusiasmo sugli spalti ma domani all'Aviva Stadium di Dublino sarà ancora diverso. Qualcosa di grande, qualcosa “di più”. Beffati in casa loro tre anni fa da una meta segnata da Crotty (e trasformata da Cruden) nell'ultima azione del match, Rory Best e compagni avranno dalla loro un pubblico ruggente, pronto ad aiutare i propri giocatori nel tentativo di dare un'altra spallata al mito, in un autunno che le grandi squadre europee cercano di interpretare anche come rivincita rispetto ai disastrosi Mondiali dell'anno scorso in Inghilterra.

Dall'altra parte, però, ci sono loro, gli All Blacks. Che si sono visti interrompere proprio dall'Irlanda una serie di 18 vittorie consecutive (record all time per le Nazionali di prima fascia) e sabato scorso all'Olimpico hanno ricominciato a vincere, con un fin troppo facile 68-10 sulla giovane Italia. Intendiamoci, com'era prevedibile soltanto tre uomini del XV “romano” di partenza (l'ala Dagg, i centri Fekitoa e Lienert-Brown) fanno parte della formazione titolare di domani. Per rifiatare il match con gli Azzurri era l'ideale: adesso bisogna dare il massimo prima nella rivincita dublinese e poi a Parigi con la Francia. In campo va la migliore squadra possibile, con il fondamentale recupero del duo Retallick-Whitelock in seconda linea, per una sfida nella sfida tra i due reparti più forti del mondo. Mancherà Kaino, infortunato, mentre sull'altro fronte l'indisponibilità fisica di Murphy porta il Ct Joe Schmidt (neozelandese, sia detto per inciso) a fare un solo cambio rispetto a 15 giorni fa: in terza linea giocherà O' Brien.

Pronostico difficilissimo, con due fattori che, grazie alle loro spinte contrapposte, portano a un ulteriore situazione di equilibrio: da una parte il fattore campo per l'Irlanda, dall'altra una panchina neozelandese che, almeno sulla carta, sembra decisamente superiore.

Rugby: la meta di Heaslip (Irlanda) la più bella del 2016

Il confronto più importante e più atteso di questo intensissimo novembre ovale arriva oltretutto dopo che World Rugby, la federazione internazionale, ha assegnato i suoi premi annuali. In campo maschile è naturalmente protagonista la Nuova Zelanda, che assomma al riconoscimento come squadra dell'anno i successi individuali di Steve Hansen come tecnico e del giovane Beauden Barrett come giocatore (l'anno scorso fu premiato Dan Carter, suo predecessore nel ruolo di mediano d'apertura...). C'è anche un pezzetto d'Irlanda, perché la squadra in verde è stata premiata per la migliore meta del 2016: un magnifico show di gioco collettivo nel bel mezzo del Sei Nazioni, 70 metri di avanzamento, organizzazione, talento fino al tocco finale di Heaslip. Peccato solo che quello spettacolo lo abbiano prodotto contro l'Italia.

Il big match
(domani a Dublino, 18.30 ora italiana)
Irlanda: Rob Kearney; Trimble, Payne, Henshaw, Zebo; Sexton, Murray; Heaslip, O' Brien, Stander; Toner, Ryan; Furlong, Best (cap.), McGrath. A disposizione: Cronin, Healy, Bealham, Henderson, van der Flier, Marmion, Jackson, Ringrose. Ct Joe Schmidt
Nuova Zelanda: Ben Smith; Dagg, Fekitoa, Lienert-Brown, Julian Savea; Beauden Barrett, Aaron Smith; Read (cap.), Cane, Squire; Whitelock, Retallick; Owen Franks, Coles, Moody. A disposizione: Taylor, Crockett, Faumuina, Scott Barrett, Ardie Savea, Perenara,Cruden, Naholo. Ct Steve Hansen

Gli altri incontri di domani
Italia-Sudafrica (Firenze ore 15, diretta TV su Dmax); Francia-Australia (Parigi ore 21, diretta TV su Eurosport); Scozia-Argentina; Inghilterra-Figi; Galles-Giappone; Georgia-Samoa; Romania- Canada; Spagna-Uruguay; Usa-Tonga (a San Sebastian, Spagna)

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