Azzurri già a Padova per preparare il terzo e ultimo dei Crédit Agricole Cariparma test match, sabato allo Stadio Euganeo contro Tonga. Una partita questa volta accessibile sulla carta: da vincere a tutti i costi, per non scalfire neanche di un po' l'effetto del grande successo di due giorni fa contro il Sudafrica. La popolarità è merce pregiata e l'appeal del rugby ha bisogno di essere un po' rinverdito: i 21mila spettatori dello stadio Franchi e i 415mila che hanno seguito il match su Dmax non possono lasciare soddisfatti.
Le soddisfazioni, fortunatamente, arrivano dal campo. Il primo a richiamare alla calma è stato subito il ct Conor O' Shea e un trionfo isolato, seppure di portata storica, non servirebbe a granché. Chiaramente la curiosità si sposta sul Sei Nazioni 2017 in partenza tra due mesi e mezzo. Ma anche questo torneo arriva probabilmente troppo presto per fornire valutazioni definitive: resta lo spirito di condivisione con cui tutto il clan azzurro, dai tecnici ai giocatori al preparatore atletico, sta vivendo l'ennesimo nuovo corso.
Intanto il carosello di partite giocate sabato evidenzia una ripresa delle squadre europee, in particolare delle partecipanti al Sei Nazioni, che l'anno scorso erano state sostanzialmente demolite ai Mondiali. Nessun problema per l'Inghilterra, che - nel match arbitrato da Marius Mitrea, rumeno di nascita ma italiano per formazione rugbystica - ha rifilato a Figi un 58-15 “fondato” su nove mete a favore e tre contro portandosi a quota 11 vittorie consecutive. Un punto interrogativo per il Galles, che ospitava un Giappone teoricamente indebolito dopo gli exploit della Coppa del Mondo 2015 e lo ha battuto di misura (33-30) allo scadere grazie a un drop del giovane centro Sam Davies.
Ma i confronti più interessanti hanno riguardato le nobili dell'emisfero Sud e si è concluso sostanzialmente in parita'. Grazie al 20-18 dell'Italia sul Sudafrica e al 19-16 con cui la Scozia si è imposta all'Argentina: decisivo un calcio di capitan Laidlaw al quarto minuto di recupero. La Francia ha ceduto di due punti (23-25) all'Australia ma ha mostrato buoni progressi e adesso aspetta la Nuova Zelanda, che a Dublino si è presa la rivincita sull'Irlanda superandola 21-9 (e tre mete a zero, con doppietta di Fekitoa). Partita dura anche dopo il fischio finale: per i padroni di casa tre infortunati di peso (Sexton, Stander e Henshaw) già nel primo tempo, per gli All Blacks due cartellini gialli (a Cane e Fekitoa) e le accuse non nuove di un gioco “cinico”.
Il successo della Scozia dovrebbe tra l'altro significare la conquista dell'ottavo posto nel ranking mondiale ai danni dell'Argentina. Un fattore più significativo del solito, perché per le 12 squadre già qualificate si avvicina il sorteggio dei Mondiali 2019: una posizione tra le prime otto offre più garanzie nella lotta per qualificarsi ai quarti. Ma prima di tutto bisognerà fare i conti con i risultati del prossimo fine settimana.
LE PARTITE DI SABATO 19
Italia-Sudafrica 20-18; Irlanda-Nuova Zelanda 9-21; Scozia-Argentina 19-16; Francia-Australia 23-25; Galles-Giappone 33-30; Inghilterra-Figi 58-15; Romania-Canada 21-16; Tonga-Usa 20-17 (a San Sebastian, Spagna); Georgia-Samoa 20-16; Spagna-Uruguay 33-16
I MATCH DEL PROSSIMO FINE SETTIMANA
Venerdì 25: Samoa-Canada (a Grenoble)
Sabato 26: Italia-Tonga (ore 15, diretta Dmax); Inghilterra-Argentina (15.30 ora italiana, diretta Sky Sport); Francia-Nuova Zelanda (ore 21, diretta Eurosport); Irlanda-Australia; Galles-Sudafrica; Scozia-Gerogia; Romania-Uruguay; Figi-Giappone (a Vannes, Francia)
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