PADOVA - Un secondo tempo ancora meno concreto del primo, un cartellino giallo preso nel finale e l'incapacità di sfruttare qualche buona occasione: ecco che nel giro di sorpassi e controsorpassi è Tonga a estrarre il numero giusto, con un piazzato di Takulua all'ultimo istante, e finisce 17-19 per loro. Grande delusione per gli Azzurri e i loro sostenitori e grande gioia per i tongani, che a fine partita di radunano in cerchio, inginocchiati, per pregare e cantare. Intorno al quarto d'ora le due mete della ripresa, prima di un fulmineo Piutau e poi dell'azzurro Allan, appena entrato. L'Italia si riportava così in vantaggio e quello sembrava il momento giusto per accelerare. Ma il colpo decisivo non arrivava, gli Azzurri si complicavano la vita con l'espulsione di Allan, replicaano al primo calcio dei tongani, ma si fermavano al 40', quando il preciso Takulua infilava i pali per un successo che tutto sommato ci può stare.
Primo tempo
Una meta trasformata contro un calcio piazzato: il tabellino di Italia-Tonga nel primo tempo, è tutto qui, almeno per quanto riguarda le marcature, perché poi ci sono stati anche due cartellini gialli: al tongano Mapapalangi, appena entrato al posto dell'infortunato Koloamatangi, e al pilone azzurro Panico, appena prima del 40'.
L'Italia giocherà dunque i primi dieci minuti della ripresa con un uomo in meno. Un altro problema per una squadra che non ha la brillantezza esibita sette giorni fa contro il Sudafrica. Stavolta ci sono un maggiore possesso di palla e un certo predominio territoriale, ma manca la lucidità e si sono perse alcune occasioni. Tonga gioca una partita abbastanza ordinata e nel finale è riuscita per la prima volta a farsi davvero pericolosa, tenendo gli Azzurri schiacciati a pochi metri dall'area di meta.
L'unica segnatura pesante è per ora tinta di azzurro ed è arrivata al 13' per mano di Ghiraldini, uscito bene lungo l'out sinistro dopo una rimessa laterale e un raggruppamento avanzante. In altre occasioni l'Italia ha cercato di sfruttare le touche per andare in meta, ma non c'è stato niente da fare, e anche una bella fuga di Bronzini con palla ben riciclata per Van Schalkwyk non ha dato i risultati sperati.
© Riproduzione riservata