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M5S, firme false: iniziati gli interrogatori a Palermo

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procura di palermo

M5S, firme false: iniziati gli interrogatori a Palermo

Sono iniziati gli interrogatori in Procura, a Palermo, degli indagati per il caso delle “firme false” del M5S alle Comunarie del 2012. Nella stanza del procuratore aggiunto Bernardo Petralia, assieme al pm Claudia Ferrari, è stata sentita l’ex attivista Alice Pantaleone, che ha dichiarato di non essere stata presente la notte delle firme. Samanta Busalacchi, ex assistente del gruppo all'ars, anche lei indagata, si è invece avvalsa della facoltà di non rispondere davanti al Pubblico ministero Claudia Ferrari che l’aveva convocata per un interrogatorio.

Laprocura di Palermo chiede “saggio grafico” delle indagate
Inatnto la Procura di Palermo ha chiesto un 'saggio grafico' alle due indagate, Alice Pantaleone e Samanta Busalacchi. Entrambe hanno rilasciato «una frase di fantasia» ai Pm palermitani. Un 'saggio' che verrà richiesto a tutti gli indagati che verranno ascoltati a partire da lunedì.

“Nel Movimento chi sbaglia va via, senza sconti. Siamo gli unici a farlo”

Sul blog di Beppe Grillo 

Pantaleone: non ero presente la notte delle firme
«Non ero neppure presente quella sera delle firme. Ho chiarito tutto con i pm. Ma non voglio dire niente», ha detto Alice Pantaleone, l’ex attività del M5S indagata nell’ambito dell'inchiesta sulle firme false, al termine dell’interrogatorio durato due ore. La giovane appariva molto provata dall'interrogatorio. «La nostra assistita ha respinto tutti gli addebiti - dicono i suoi legali Gianluca Calafiore e Davide De Caro - ha chiarito tutto con i magistrati». La sera dell'aprile 2012 in cui nella sede del meetup palermitano sarebbero state ricopiate le firme sui moduli di presentazione delle liste elettorali al Comune di Palermo, Pantaleone non c’era, hanno detto i due legali.Alice Pantaleone, che si è sospesa dal M5S, era candidata al consiglio comunale del M5S nel 2012. Adesso è iniziato l'interrogatorio di Samantha Busalacchi, ex assistente del gruppo all'ars, anche lei indagata.

Lunedì saranno sentiti Nuti e Mannino
Lunedì la Procura proseguirà con gli interrogatori dei parlamentari nazionali Riccardo Nuti, che sarebbe stato presente la notte in cui vennero copiate le firme e Claudia Mannino. Non è escluso che anche i due parlamentari, come ha fatto oggi Samantha Busalacchi, si avvalgano della facoltà di non rispondere. Saranno sentiti, sempre lunedì, anche Francesco Menallo, ex attivista de M5S, e il cancelliere del Tribunale, Giovanni Scarpello, che ha attestato falsamente l'originalità delle sottoscrizioni. In seguito sarà sentito anche il deputato all’Ars Giorgio Ciaccio, che per ora ha problemi di salute. Mentre la deputata Claudia La Rocca, che si è autosospesa come Ciaccio, è già stata interrogata come anche Stefano Paradiso e Giuseppe Ippolito che hanno collaborato con i pm e raccontato la vicenda. I tre, durante l'interrogatorio, hanno dato indicazioni importanti ai magistrati che coordinano l’inchiesta.

L’ex grillino sotto tutela a Bologna: attendo solidarietà dai vertici
Intanto è sotto tutela, disposta dai carabinieri, Stefano Adani, l'ex militante M5S che ha presentato l’esposto sulle firme false a Bologna e ha subito minacce e intimidazioni. Ora si aspetta la solidarietà dei vertici del Movimento per le minacce subite, che passano non solo attraverso la Rete e le telefonate anonime.
«Mi aspetto che Beppe Grillo - ha detto - ma anche Davide Casaleggio, gli ex membri del direttorio, i senatori e i deputati bolognesi facciano qualcosa, anche per rasserenare un clima che ormai è diventato davvero troppo pesante. Nel caso analogo di Palermo, il blog espresse solidarietà per i militanti che avevano denunciato, mentre sono tutti silenti su quanto avvenuto a Bologna. Spero che qualcuno abbia il coraggio di far sentire la propria voce. A partire da Grillo», oggi in marcia a Roma con i suoi per dire no alla riforma costituzionale.

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