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Che sorpresa: il Sei Nazioni cambia i criteri per la classifica

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Che sorpresa: il Sei Nazioni cambia i criteri per la classifica

Era un'eccezione, anacronistica ma anche bella. Se tutto il mondo del rugby si era convertito da tempo a un modo di attribuire i punti in classifica che puntava a premiare lo spettacolo, sotto forma di mete, e la combattività fino all'ultimo della squadra perdente, il Sei Nazioni - torneo più antico e fascinoso del mondo - era rimasto alla tradizione: due punti per la vittoria, uno per il pareggio, zero a chi perde e tanti saluti. «Se abbiamo tanti riscontri positivi, dal punto di vista della popolarità, della passione e degli introiti, perché dovremmo cambiare?»: questo, parola più parola meno, il ragionamento dei dirigenti del Six Nations Rugby Ltd, la società che gestisce il torneo.

E invece - inaspettatamente - a due mesi dall'inizio dell'edizione 2017, ecco l'annuncio della conversione. E siccome siamo lontani dal primo di aprile non si può pensare che sia uno scherzo. Seppure in via sperimentale si adotta il metodo che parte dai quattro punti per la squadra che vince la partita, con due punti per il pareggio. Poi c'è un punto di bonus per il team che, indipendentemente dal risultato finale, segna almeno quattro mete, e un altro punto è previsto per la squadra che perde con meno di otto punti di scarto. In sostanza, chi vince può arrivare a totalizzare cinque punti (quattro più uno per le mete segnate), chi pareggia può raccoglierne tre (due più l'eventuale bonus mete) e chi perde potrebbe consolarsi con due punti (se segna almeno quattro mete e contiene lo scarto della sconfitta entro le sette lunghezze).

La particolarità in più riguarda i tre punti previsti per la squadra che, com'è accaduto l'anno scorso all'Inghilterra, riuscisse a centrare il Grande Slam, cioè a vincere tutte e cinque le partite. Un premio incongruo e inutile? Tutt'altro, perché con il nuovo sistema potrebbe succedere che il team vittorioso in tutti i match venga superato da un'altra formazione. Mettiamo che l'Inghilterra vinca tutti i match senza mai centrare il bonus mete (o anche centrandolo una volta sola) e che l'Irlanda vinca con il bonus mete tutti i match che la oppongono a Galles, Scozia, Francia e Italia, ottenendo due punti di bonus in seguito al match perso con l'Inghilterra. Risultato finale? L'Irlanda vincerebbe il torneo con 22 punti in classifica, lasciando l'Inghilterra a 20 (o 21). Ed ecco che i tre punti extra per lo Slam servirebbero a salvare la competizione da un assurdo sportivo.

«La tensione e l'entusiasmo dell'ultimo fine settimana del torneo - ha detto John Feehan, ceo di Six Nations Rugby - sono straordinari proprio perché molto spesso ci sono più squadre a pari punti che si affrontano per conquistare il primo posto. È quindi importante, per noi, assicurare che il sistema di punti bonus non distorca queste dinamiche. Sappiamo però anche quanto sia importante premiare le squadre che segnano molto mete e praticano un gioco d'attacco, che si traduce a sua volta in maggior interesse e maggiore gratificazione per fan e giocatori».

Di sicuro, cambierà il modo di affrontare le partite, aumenteranno gli obiettivi e il torneo diverrà ancora più impegnativo per gli atleti, che sono già chiamati a un superlavoro fatto di cinque incontri ai più alti livelli nell'arco di sei settimane. L'Italia non è sulla carta avvantaggiata da questa modifica, vista la sua storica difficoltà a segnare mete e considerati gli ulteriori stimoli per le squadre più attrezzate. Ma l'obiettivo azzurro resta quello di crescere e migliorare, alla classifica guarderemo semmai il 18 marzo.

IL SEI NAZIONI 2017

Prima giornata. Sabato 4 febbraio: Scozia-Irlanda; Inghilterra-Francia. Domenica 5: Italia-Galles

Seconda giornata. Sabato 11 febbraio: Italia-Irlanda; Galles-Inghilterra. Domenica 12: Francia-Scozia

Terza giornata. Sabato 25 febbraio: Scozia-Galles; Irlanda-Francia. Domenica 26: Inghilterra-Italia

Quarta giornata. Venerdì 10 marzo: Galles-Irlanda. Sabato 11: Italia-Francia; Inghilterra-Scozia

Quinta giornata. Sabato 18 marzo: Scozia-Italia; Francia-Galles; Irlanda-Inghilterra

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