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Dossier Per l’Italia una conferma mancata e un arrivederci al Sei Nazioni

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Dossier | N. 35 articoliRugby internazionale / I match d’autunno

Per l’Italia una conferma mancata e un arrivederci al Sei Nazioni

Nuova Zelanda - Afp
Nuova Zelanda - Afp

Chiamata a fare la partita anziché a resistere all'avversario e punirlo nei momenti di difficoltà, l'Italia del rugby fa un passo indietro. Tanto bella la prima vittoria di sempre sul Sudafrica quanto “già vista” la sconfitta di sabato a Padova contro Tonga. Già vista, perché il misto di occasioni perse e di scelte sbagliate ha portato altre volte gli Azzurri a sconfitte novembrine in test match abbordabili. Pazienza, il ciclo si chiude con un bilancio da spaccare in due: insufficienti contro Nuova Zelanda e Tonga, da 10 o giù di lì contro gli Springboks.
Di questa squadra si capiranno molte altre cose grazie al Sei Nazioni 2017 che comincerà tra poco più di due mesi. Ad ogni modo non sarà nemmeno questo torneo - ovviamente - a consentirci di dare giudizi consolidati su una guida tecnica al lavoro da questa estate. Conor O' Shea e il suo staff (a partire da Brendan Venter per la difesa e Ciccio De Carli per la mischia) hanno bisogno di tempo e fiducia; nel frattempo, a quanto pare, hanno già convinto i giocatori della bontà dei loro metodi.

Intanto l'interminabile novembre dei test match lascia spazio a una serie di considerazioni. Prima cosa: le grandi dell'emisfero Sud, dominatrici assolute del Mondiale 2015 disputato nel Regno Unito, questa volta non erano inarrivabili. Il colpo più grosso l'ha fatto l'Irlanda, battendo a inizio mese gli All Blacks sul “neutro” di Chicago. I Verdi concludono un 2016 che li ha visti imporsi al Sudafrica in trasferta, alla Nuova Zelanda e, sabato scorso, all'Australia: Wallabies superati 27-24, nonostante un tentativo di rimonta da 17-0, e incappati nella loro unica sconfitta novembrina.

Adesso gli australiani sono attesi da un “extra game” sabato in casa dell'Inghilterra: tutti gli occhi puntati su Twickenham, dove i bianchi punteranno a far continuare una serie positiva che non ha conosciuto ostacoli lungo tutto il 2016. Sabato gli uomini di Eddie Jones sono praticamente scesi in campo con un uomo in meno (Daly espulso nei primissimi minuti per un placcaggio pericoloso su Senatore), ma hanno ugualmente vinto 27-14 contro un'Argentina troppo fallosa: cinque le punizioni messe tra i pali da Farrell. I Pumas tornano a casa con una sola vittoria, ottenuta in Giappone, ed escono dal gruppo delle prime otto Nazionali del ranking mondiale.

Potrebbe sembrare un dettaglio da poco, ma non è così, perché a maggio ci sarà la prima parte del sorteggio per i Mondiali 2019 e le due fasce “primarie” delle teste di serie vanno dal primo al quarto e dal quinto all'ottavo posto del ranking. Come dire che gli uomini di Daniel Hourcade potrebbero, ad esempio, trovare Nuova Zelanda e Sudafrica nel loro girone. Da qui a maggio, però, le cose fanno ancora in tempo a cambiare, in forza dei risultati del Sei Nazioni. Un torneo particolarmente deficitario di Scozia o Francia consentirebbe all'Argentina di salire un gradino senza nemmeno giocare.

Peraltro, transalpini e “higlander” non sembrano messi così male. La Francia ha perso di misura sia dall'Australia sia dalla Nuova Zelanda, battendosi però in maniera molto convincente. E la Scozia, dopo aver perso di poco con l'Australia, ha battuto l'Argentina e sommerso la Georgia. Quanto al Galles, con il 27-13 di sabato scorso ha ottenuto la terza vittoria sul Sudafrica in un arco di tempo di 110 anni. Springboks a fondo, con tre sconfitte su tre, un umiliante (per loro) sesto posto nel ranking e un ct che potrebbe essere a un passo dal siluramento.

I test match di novembre
Sabato 5
Irlanda-Nuova Zelanda 40-29 (a Chicago); Galles-Australia 8-32; Giappone- Argentina 20-54
Sabato 12
Italia-Nuova Zelanda 10-68; Inghilterra-Sudafrica 37-21; Galles-Argentina 24-20; Scozia-Australia 22-23; Irlanda-Canada 58-21; Francia-Samoa 52-8; Georgia-Giappone 22-28; Romania-Usa 23-10; Spagna-Tonga 13-28
Sabato 19
Italia-Sudafrica 20-18; Irlanda-Nuova Zelanda 9-21; Scozia-Argentina 19-16; Francia-Australia 23-25; Galles-Giappone 33-30; Inghilterra-Figi 58-15; Romania-Canada 21-16; Tonga-Usa 20-17 (a San Sebastian, Spagna); Georgia-Samoa 20-16
Sabato 26
Italia-Tonga 17-19; Francia-Nuova Zelanda 19-24; Inghilterra-Argentina 27-14; Irlanda-Australia 27-24; Galles-Sudafrica 27-13; Scozia-Georgia 43-16; Figi-Giappone 38-25; Samoa-Canada 25-23; Romania-Uruguay 36-10

Il ranking mondiale
1.Nuova Zelanda; 2. Inghilterra; 3. Australia; 4. Irlanda; 5. Galles; 6. Sudafrica; 7. Scozia; 8. Francia; 9. Argentina; 10. Figi; 11. Giappone; 12. Georgia; 13. Italia; 14. Tonga; 15. Samoa; 16. Romania; 17. Usa; 18. Canada; 19. Russia; 20. Namibia

Il Sei Nazioni 2017
Prima giornata. Sabato 4 febbraio: Scozia-Irlanda; Inghilterra-Francia. Domenica 5: Italia-Galles
Seconda giornata. Sabato 11 febbraio: Italia-Irlanda; Galles-Inghilterra. Domenica 12: Francia-Scozia
Terza giornata. Sabato 25 febbraio: Scozia-Galles; Irlanda-Francia. Domenica 26: Inghilterra-Italia
Quarta giornata. Venerdì 10 marzo: Galles-Irlanda. Sabato 11: Italia-Francia; Inghilterra-Scozia
Quinta giornata. Sabato 18 marzo: Scozia-Italia; Francia-Galles; Irlanda-Inghilterra

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