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Milan «cinese», in arrivo 100 milioni e la disclosure

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il futuro del club rossonero

Milan «cinese», in arrivo 100 milioni e la disclosure

Silvio Berlusconi con Han Li e Yonghong Li  (Ansa)
Silvio Berlusconi con Han Li e Yonghong Li (Ansa)

Ieri i rappresentanti di Sino Europe Sport, il veicolo destinato a rilevare il 99,9% del Milan, e la Fininvest hanno avviato i colloqui per fissare la nuova scadenza del closing, che dovrebbe prendere il posto del giorno fino ad oggi indicato come deadline, cioè il 13 dicembre.

Nell’incontro (dove hanno partecipato gli advisor finanziari di Rothschild e Lazard e quelli legali di Gianni Origoni Grippo Cappelli e Chiomenti) le parti hanno discusso di una proroga (probabilmente a fine febbraio con un rinvio di 30-45 giorni) per il closing, a fronte di una nuova caparra da circa 100 milioni di euro da parte della cordata cinese.

La formalizzazione della proroga potrebbe esserci lunedì, in occasione del pranzo che si tiene storicamente ad Arcore tra i manager di Fininvest e Silvio Berlusconi. In questa occasione Berlusconi dovrà dare il suo benestare alla nuova struttura d’offerta, che comporterà la modifica del contratto.

L’extra-caparra da 100 milioni, dopo i 100 milioni già versati in estate a seguito della sottoscrizione del contratto preliminare del 5 agosto, dovrebbe comunque essere versata in tempi abbastanza rapidi.

Il consorzio cinese avrebbe anche dato alcune garanzie sulla copertura finanziaria dei soldi promessi, come richiesto da Fininvest. In particolare, Sino Europe sarebbe disposta a mettere sul piatto l’evidenza contabile relativa alla disponibilità presso banche “indipendenti” degli ulteriori fondi (320 milioni) e soprattutto a dare maggiori dettagli a Fininvest sui nomi dei partecipanti all’acquisto e sulle rispettive quote.

Nella lista dei futuri soci figurano, come previsto, Li Yonghong, e Haixia, fondo per lo sviluppo e gli investimenti in infrastrutture nell’area del Fujian, controllato al 40% dalla provincia di Fujian.

Per il resto la lista, secondo i rumors, non sarebbe ancora totalmente definita, in quanto alcuni dei sottoscrittori non avrebbero ancora ufficialmente formalizzato l’impegno finanziario. Sull’elenco c’è dunque ancora stretto riserbo, anche se questa volta i nomi sembrerebbero essere stati comunicati a Fininvest in modo informale.

Secondo alcuni rumors, anche se non confermati, dovrebbero comparire nella lista due municipalità. Rispetto alle aziende già inserite nella lista degli 11 potenziali acquirenti del Milan al momento dell’accordo iniziale di agosto, dovrebbe trovare conferma la presenza di Huarong International Financial Holdings, istituzione finanziaria di proprietà dello Stato cinese.

L’altro nodo resta quello delle autorizzazioni. Con maggior tempo a disposizione potrebbe essere conclusa con più calma la trafila con il governo di Pechino per il trasferimento dei soldi restanti (a questo punto 320 milioni di euro) necessari a definire l’operazione.

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