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flash mob a montecitorio

Italicum, Lega: data della Consulta irricevibile, anticipi la sentenza

Flash mob della Lega a Montecitorio
Flash mob della Lega a Montecitorio

La Lega Nord, alla luce della riunione con Matteo Salvini per discutere sulla situazione politica, chiede «ufficialmente alla Consulta di anticipare entro l'anno la sentenza sulla costituzionalità dell'Italicum». Sono i capigruppo della Lega Nord, Gianmarco Centinaio e Massimiliano Fedriga, a spiegare, al termine dell'incontro dei gruppi, nel pomeriggio alla Camera, che «la data annunciata del prossimo 24 gennaio è folle perché dopo il voto popolare sul referendum, che ha dato indirizzo di forte cambiamento, tenere il Paese in stallo per tutto questo tempo non è ammissibile».

Per la Lega «serve un governo forte che può uscire solo da un voto popolare, altre proposte - proseguono - sono irricevibili: servirebbero solo a tenere in vita una classe dirigente bocciata dai cittadini».

Flash mob a Montecitorio
Flash mob di Matteo Salvini e i parlamentari della Lega in piazza Montecitorio, per chiedere di andare al 'voto subito', come è scritto sui cartelli mostrati a telecamere e fotografi dagli esponenti del Carroccio. «Al voto subito - dice Salvini - per rispetto di 30 milioni di italiani che sono andati a votare, io dico con qualunque legge elettorale. Faccia in fretta la Consulta, faccia in fretta il presidente della Repubblica: l'Italia ha bisogno di un Parlamento e di un governo legittimi e seri». Salvini poi ha dichiarato che la Lega non accetterà mai «il quarto presidente del Consiglio non eletto da nessuno».

Forza Italia: prima la legge elettorale
Al termine del vertice di Arcore Forza Italia ha reso noto che la parola deve passare agli italiani per il voto, ma prima serve ridisegnare la legge elettorale. «La posizione di Forza Italia è netta: per andare a votare serve una legge elettorale seria, che nasca in Parlamento partendo da una proposta del Pd. Perché il tentativo di Renzi di passare la palla, abdicando alle responsabilità del partito di maggioranza relativa, è da respingere al mittente», ha dichiarato a SkyTg24, il deputato di Forza Italia, Francesco Paolo Sisto. «L’applicabilità del Consultellum - ha proseguito - è tutta da verificare, mentre l'Italicum rischia di essere bocciato dalla Consulta. Ecco perché c’è bisogno di una nuova legge, condivisa e ponderata: la fretta, come Renzi insegna, produce pessime riforme. Basta anche alle leggi scritte nelle segrete stanze fuori dal Parlamento, perché gli elettori, con il voto di domenica, hanno dimostrato una grande voglia di democrazia parlamentare, bocciando così anche il governo Renzi nel metodo, nel merito e nei risultati».

Vendola: non credo si voterà presto
«Penso sia inconcepibile votare con due sistemi diversi e su questo aspetto mi sembra che la saggezza del Quirinale sia un elemento rassicurante», ha detto il leader di Sel, Nichi Vendola, commentando il tira e molla sul quando e come votare che anima il dibattito politico da subito dopo le dimissioni di Matteo Renzi. «Spero che Mattarella metta una pietra tombale sulla possibilità di andare a votare in tempi brevi con l'Italicum e il Consultellum. Anche perché l'Italicum - ha concluso Vendola - ripropone gli stessi elementi di incostituzionalità già sanzionati dalla Consulta all'Italicum. Penso che ci sarà un po’ di tempo per capire che succede».

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