Italia

Boccia, con Patto per la fabbrica atto di corresponsabilità delle…

  • Abbonati
  • Accedi
la proposta di confindustria

Boccia, con Patto per la fabbrica atto di corresponsabilità delle parti sociali

«In un momento delicato che il Paese vive dal punto di vista economico e politico-istituzionale, le parti sociali determinano una volontà di coesione, di messaggio, anche di capacita' di attenzione al Paese per costruire un'idea di crescita quale precondizione per eliminare disuguaglianze e povertà».

Lo ha sottolineato il presidente di Confindustria, Vincenzo Boccia, al termine del lungo incontro con i sindacati per dare il via al Patto per la Fabbrica , «un grande atto di corresponsabilità» ha rimarcato il presidente di Confindustria che a fine ottobre aveva lanciato la proposta ai sindacati nel corso del meeting dei giovani imprenditori a Capri. «Ora - ha detto Boccia - occorre lavorare su contenuti e fatti e nella seconda metà di gennaio ci sarà un secondo incontro per conoscere e valutare le proposte».

«Abbiamo costruito un percorso - ha spiegato Boccia al termine dell'incontro con Cgil, Cisl e Uil - per riempire di contenuti quello che abbiamo definito il Patto per la fabbrica, che significa riportare all'attenzione del Paese la questione industriale e costruire una politica economica per un'industria competitiva e realizzare una proposta per attuare il circolo virtuoso dell'economia: più investimenti, più occupazione, più salari». Per il presidente di Confindustria «il perimetro è chiaro, adesso cominceremo a confrontarci su tutti questi argomenti e le relazioni industriali saranno una conseguenza della condivisione e speriamo che cio' accada nell'idea dell'industria del futuro che vogliamo realizzare. Ovviamente se ci capiamo su questo, le relazioni industriali che ne deriveranno saranno la conseguenza».

Sindacati: con Boccia incontro positivo su Patto per la fabbrica
I leader di Cgil, Cisl e Uil, Susanna Camusso, Annamaria Furlan e Carmelo Barbagallo hanno espresso una valutazione «positiva» per l'avvio del tavolo con Confindustria sul patto tra gli attori della fabbrica.
«Abbiamo fatto una discussione importante - ha detto Camusso - su cosa voglia dire immaginare un patto in termini di innovazione e formazione. Abbiamo deciso di approfondire questi con altri temi: bilateralità, welfare e perimetro contrattuale. Oggi è l'avvio di un percorso che si comincia a delineare. Abbiamo anche colto l'occasione per sollecitare l'attuazione dell'avviso comune sulla gestione delle crisi aziendali. È una questione ancora aperta. Non abbiamo discusso di modello contrattuale».

Furlan (Cisl) ha parlato di «incontro molto positivo che parte dall'analisi della situazione industriale del Paese. La prima questione vera su cui ci confronteremo è come si ricostruise una cultura industriale e come si fissano alcune proposte che insieme offriremo al dibattito complessivo su quelle che sono le priorità per rimettere al centro la capacità produttiva industriale e per creare condizioni di crescita, di sviluppo e di sistema assolutamente indispensabili. I temi dell'innovazione, della formazione, del welfare e del Mezzogiorno sono assolutamente tra le prime questioni che le parti sociali devono affrontare insieme».

Barbagallo (Uil), inoltre, ha ribadito che «parte da oggi il confronto sul patto per la fabbrica. È una partenza importante e positiva. Sollecitiamo Parlamento e forze politiche a dare risposta all'avviso comune sulle crisi aziendali. È una priorità».

© Riproduzione riservata