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Renzi a Roma, incontro con Gentiloni a Palazzo Chigi

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Renzi a Roma, incontro con Gentiloni a Palazzo Chigi

Il presidente del Consiglio Matteo Renzi è rientrato a Roma dopo aver trascorso la giornata dell’Immacolata con la famiglia a Pontassieve. Il premier è stato raggiunto a metà mattinata a palazzo Chigi dal ministro degli Esteri Paolo Gentiloni. A seguire è arrivato anche il ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan, che si è fermato per circa mezz’ora. Presente nella sede della presidenza del Consiglio anche la ministra per le Riforme Maria Elena Boschi.

Il ministro degli Esteri è in pole position per la guida di un nuovo governo «di scopo», ovvero con la “mission” di limitarsi a fare la nuova legge elettorale per poi andare al voto. Per la guida di questo governo si fanno anche i nomi di Graziano Delrio ed Dario Franceschini. Gentiloni e Delrio sono ritenuti renziani e quindi offrirebbero maggiori garanzie al premier uscente sul «governo a tempo». Il ministro della cultura Franceschini è invece il leader di Area Dem, la corrente che nel Pd vanta al momento il maggior numero di parlamentari e che fu già protagonista della fine del governo Letta. E non avrebbe il gradimento di Renzi.

In discesa le quotazioni di Padoan
In discesa sarebbe invece la candidatura di Pier Carlo Padoan. In questo caso a far calare le chance è anche il suo ruolo di ministro dell'Economia particolarmente apprezzato in Europa. Un ruolo che si ritiene potrebbe venire limitato qualora dovesse assumere anche l'incarico di premier. Ma c'è anche una ragione molto più “politica”, ovvero che Padoan non risponde a nessun partito. Una carenza che potrebbe però tornare utile nell'ipotesi di un «governo del Presidente», ovvero di un esecutivo che non nasce da un accordo tra le forze parlamentari ma che trae la sua forza dal Capo dello Stato.

Ipotesi Grasso per un governo istituzionale
Renzi e il Pd insistono nella proposta per un governo «istituzionale», ovvero un esecutivo che abbia una maggioranza parlamentare larga, comprensiva di almeno una parte delle opposizioni. Un governo che avrebbe al primo punto la legge elettorale ma non esclude un completamento della legislatura, che come è noto termina nel 2018. Un governo che potrebbe essere guidato, ad esempio, dal presidente del Senato Pietro Grasso, che già all'indomani del risultato referendario veniva dato tra i possibili papabili per la poltrona di Palazzo Chigi. Le quotazioni di Grasso tuttavia nelle ultime ore sono calate anche perchè il Governo istituzionale, per il momento, è stato bocciato da tutte le opposizioni.

Le incognite sulla durata del nuovo esecutivo
Ma al di là delle intenzioni iniziali, qualunque governo politico che abbia ricevuto la fiducia dal Parlamento, non offre certezza sui tempi della sua durata. Anche perché, nonostante le dichiarazioni di tutte le forze politiche per un rapido ritorno alle urne, non va sottovalutato che circa 600 parlamentari (gran parte dei quali di Pd e M5s) sono al loro primo mandato e dunque, secondo le nuove regole, matureranno i requisiti per il vitalizio solo a partire da metà settembre.

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