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Gentiloni incassa la fiducia alla Camera: governo di garanzia, su banche pronti a intervenire

Il Governo del neo premier Paolo Gentiloni ha incassato la fiducia alla Camera con 368 voti favorevoli - 10 voti in meno rispetto a quanti ne ricevette Matteo Renzi per la fiducia al suo governo nel febbraio 2014 - e 105 contrari. I votanti sono stati 473. Domani si replica al Senato. Alla vigilia, sulla carta, il nuovo esecutivo guidato dall’ex ministro degli Esteri poteva contare su almeno 370 voti a favore. Non erano presenti i deputati del Movimento 5 Stelle, quelli della lega e di Ala. Ampi spazi vuoti anche tra i banchi di Forza Italia, di Fratelli d’Italia e dei fittiani.

Discorso di insediamento breve: 17 minuti
Il neo premier era entrato alla Camera questa mattina, poco dopo le 11, per pronunciare il discorso con il quale ha chiesto la fiducia al nuovo esecutivo. Un intervento durato meno di venti minuti, diciassette, per la precisione. Gentiloni è stato interrotto una sola volta dagli applausi dell'emiciclo: quando ha detto che il governo «si rivolge a tutti i cittadini, si basa sulla maggioranza, rispetta le opposizioni e chiede rispetto per le Istituzioni». Altro applauso alla fine del discorso.

È un governo di responsabilità
«Questo è un governo di responsabilità, garante della stabilità delle istituzioni che intende concentrare le energie sui problemi degli italiani», ha detto Gentiloni rivendicando il lavoro fatto dall’esecutivo Renzi, le energie dispiegate «che hanno rimesso in moto il Paese». Risultati che «fanno onore alla maggiornaza che li ha portati avanti», ha sottolineato.«Il profilo politico di questo governo - ha ammesso - è iscritto nel quadro della maggioranza che ha sostenuto il governo precedente che non è venuta meno, per qualcuno è un limite, io lo rivendico».

L’esecutivo durerà fino a quando avrà la fiducia
Ma l’esecutivo ha sottolineato «nasce in un contesto nuovo dopo la bocciatura delle riforme e le dimissioni di Renzi». Una scelta quest’ultima, «non obbligata ma annunciata», un atto di coerenza di Renzi che va «salutata con rispetto». L’esecutivo Gentiloni durerà fino a quando avrà la fiducia del Parlamento, ha avvertito il neo premier: «Lascio alla dialettica tra le forze politiche il dibattito sulla durata, per quanto ci riguarda vale la Costituzione», ha chiarito Gentiloni. Che ha ringraziato il Capo dello Stato : il governo che si presenta oggi alle Camere, nasce dopo una crisi che è stata gestita «sotto la guida di Sergio Mattarella, che voglio ringraziare».

Prima priorità l’intervento nelle zone terremotate
«Siamo ancora in emergenza » ha detto Gentiloni ribadendo che dalla qualità della ricostruzione dipenderà la ripresa e lo sviluppo dell’Italia centrale. «Nei giorni prossimi andrò con il commissario Errani e il capo della Protezione civile Curcio nelle zone colpite dal terremoto del Centro Italia» ha annuncia il presidente del Consiglio. «L’emergenza è fatta sia di condizioni drammatiche di persone sfollate che di altre persone che hanno problemi di agibilità delle loro case. E poi ci sono problemi legati alla fase della ricostruzione. L'impegno lì deve essere immediato» ha concluso. Ma l’agenda di lavoro è molto fitta a cominciare dall terreno internazionale: dalla presidenza di turno del G7 all’ingresso nel Consiglio di sicurezza all’Onu. L'anniversario dei 60 anni dei Trattati di Roma ha rimarcato Gentiloni «non sarà solo una celebrazione ma una scommessa sul futuro».

Banche, governo pronto a intervenire
Sulle banche il premier ha ribadito che il sistema italiano è solido e contribuisce alla ripresa. Un dossier caldissimo per il Governo che ha al centro il salvataggio di Monte dei Paschi di Siena. «Il Governo è pronto a intervenire per garantire la stabilità degli istituti e i risparmi dei cittadini», ha chiarito . «L'Italia ha una economia forte, non aperta a scorribande e che ha smentito chiaramente le prospettive di apocalisse» ipotizzate prima del referendum costituzionale. Un messaggio importante ai mercati e alla speculazione che colpisce buona parte degli istituti italiani. Ma l’azione di Governo riguarderà anche altri ambiti.

Discontinuità, disagio classe media e green economy le parole chiave

Rafforzare ripresa, è ancora lenta
Sul terreno dell'economia infatti il governo intende «accompagnare e rafforzare la ripresa che gradualmente ma lentamente si sta manifestando» ha detto in aula Gentiloni, spiegando che «l’accompagneremo con le grandi infrastrutture, il piano industria 4.0 e la green economy con le decisioni sul clima che l'Italia
difenderà» ha spiegato Gentiloni.

Inaccettabile Ue severa solo su austerity
Altro capitolo, urgente, la posizione dell’Italia in Europa. Nel consiglio Ue di giovedì prossimo, dove si affronterà il tema del rinnovo del regolamento di Dublino «avremo - ha annunciato Gentiloni - una posizione molto netta: non è accettabile che passi di fatto il principio di un'Ue troppo severa su alcuni aspetti dell'austerity e troppo tollerante verso paesi che non accettano di condividere responsabilità comuni» sui migranti. Nel suo intervento di replica alla Camera nel pomeriggio ha poi puntualizzato che al consiglio europeo sarà centrale il tema migratorio. «Io penso che deve essere molto chiaro che la posizione dell'Italia non vuol fare dispetto a qualcuno, in Europa la nostra viene dipinta come fosse una posizione di guastafeste» ha detto Gentiloni nell'aula della Camera. «Non lo siamo- ha aggiunto- ma neanche vogliamo essere un paese che si fa carico dei flussi migratori per l'intera Europa senza una necessaria e sufficiente condivisione» dei paesi membri.

A centro problemi classe media disagiata
«All'agenda vorrei aggiungere grandi questioni su cui finora a mio avviso non abbiamo dato risposte pienamente sufficiente. Innanzitutto i problemi che riguardano la parte più disagiata della nostra classe media, partite Iva e
lavoro dipendente, che devono essere al centro dei nostri sforzi per far ripartire la nostra economia», ha detto Gentiloni alla Camera. «Proprio perché non vogliamo rinunciare a una società aperta e digitale vogliamo porre al
centro coloro che da queste dinamiche si sentono sconfitti». Intendiamo, ha aggiunto, «ridare slancio a tre grandi azioni di riforma che sono in corso e che necessitano di un impulso ulteriore: la riforma della pubblica amministrazione, la riforma del processo penale, il Libro bianco della difesa». Il governo Gentiloni ha poi assicurato «l'impegno sul piano sociale, per completare la riforma del lavoro e le procedure sull'anticipo pensionistico» ha aggiunto. Anche sul piano dei diritti «molto è stato fatto ma altri passi avanti possono essere realizzati».

«Politica è luogo di confronto, non di odio e paura»
La politica e le istituzioni devono tornare ad essere «il luogo del confronto, non dell'odio» e della paura ha detto il presidente del Consiglio concludendo tra gli applausi il suo discorso programmatico. «Le consultazioni - ha fatto notare - hanno reso chiaro che era impossibile una convergenza di tutti, ne abbiamo preso atto procedendo nel quadro della maggioranza, anche se auspichiamo possano maturare convergenze più ampie sui singoli provvedimenti».

«Ma di una discontinuità nel confronto pubblico avremo bisogno e sarà mio impegno personale», ha assicurato Gentiloni. «Il governo non si rivolgerà a quelli del Sì contro quelli del No, si rivolgerà a tutti i cittadini italiani, si basa su una maggioranza, rispetta le opposizioni e chiede rispetto per le istituzioni», ha detto il premier guadagnandosi uno dei pochissimi applausi dell'emiciclo.
«Chi come me è sempre stato animato da passione politica non si ritrova nella degenerazione della passione per la politica» perché «la politica e il Parlamento sono il luogo del confronto dialettico, non dell'odio o della post-verità».
Per Gentiloni «chi rappresenta i cittadini deve diffondere sicurezza, non paura. Su questo è impegnato il governo e anche su questo chiediamo la fiducia».

Gentiloni, priorità è lavoro
«Daremo spazio alla priorità delle priorità: lavoro, lavoro, lavoro. Soprattutto nel mezzogiorno. Dobbiamo porre la questione del lavoro al centro, a partire dalle zone del mezzogiorno» ha aggiunto Gentiloni nella replica alla Camera.

Il presidente del Consiglio ha chiesto di «evitare polemiche astratte», sottolineando che «proprio mentre il mercato interno mostra segni, iniziali, che vanno rafforzati, di ripresa dei consumi e degli investimenti, questo è il momento per mettere il lavoro al centro di questa possibile ripresa, a partire dal Mezzogiorno».

M5s e Lega non hanno partecipato al voto di fiducia
I deputati grillini non sono stati presenti in aula durante la discussione generale, ma la capogruppo Giulia Grillo è intervenuta durante le dichiarazioni di voto

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Quanto al voto del Senato, il voto è atteso mercoledì

Invece il Consiglio dei ministri per la nomina dei viceministri e sottosegretari dovrebbe riunirsi venerdì, o all'inizio della prossima settimana.

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