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via libera definitivo

Decreto terremoto: ok della Camera all'unanimità, è legge. Gentiloni: nostro primo impegno

La Camera ha approvato il decreto legge sul terremoto nello stesso testo votato dal Senato. Il via libera definitivo è arrivato all'unanimità: 441 voti favorevoli e cinque astenuti. Il provvedimento contiene misure urgenti a favore delle
popolazioni colpite dal terremoto di quest'estate nel Centro Italia. Proprio ieri il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni, nel corso delle comunicazioni sul programma, aveva detto che per il governo il decreto terremoto rappresenta una priorità essenziale. E così conferma il tweet inviato dal premier subito dopo l'ok dell'assemblea: «La Camera approva all'unanimità il decreto sul Terremoto - scrive - Al lavoro per l'emergenza e la ricostruzione. Nostro primo impegno».

Il tweet del premier

Nel pomeriggio il capo della Protezione civile, Fabrizio Curcio, e il commissario per la ricostruzione, Vasco Errani, hanno incontrato a Palazzo Chigi il presidente del Consiglio Gentiloni. «È stata una riunione di lavoro. Abbiamo fatto il punto sulla situazione. E il presidente Gentiloni verrà presto nelle zone colpite», ha spiegato Errani al termine dell'incontro.

Domani Mattarella ad Arquata del Tronto
Intanto domani il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella - alla sua quarta visita in 5 mesi nei comuni delle Marche devastati dal terremoto, farà tappa domani ad Arquata del Tronto e nella frazione di Centrale di Acquasanta Terme, in provincia di Ascoli Piceno, dove incontrerà i bambini della scuola primaria.

Le novità
Il testo approvato stanzia complessivamente circa 500 milioni di euro fino al 2022 per misure di sostegno a favore delle zone colpite dalle scosse.
Sarà il Commissario straordinario alla ricostruzione, Vasco Errani, a provvedere all'attuazione degli interventi previsti e ad assicurare «una ricostruzione unitaria e omogenea dei territori» interessati. Lo assisteranno 4 vicecommissari che sono i presidenti delle Regioni colpite: Marche, Lazio, Umbria e Abruzzo.
Il Commissario - in vigore fino al 31 dicembre 2018 - provvederà anche alla determinazione dei contributi che spettano a chi ha subito danni.

Fondo per la ricostruzione
Il decreto istituisce un Fondo per la ricostruzione con una dotazione iniziale di 200 milioni di euro nel 2016 per l'attuazione degli interventi di immediata necessità previsti. Con le risorse stanziate si punta a dare contributi fino al 100% delle spese sostenute da chi ha avuto l'abitazione e l'attività produttiva danneggiata. Saranno anche integralmente coperti i costi per la riparazione e la ricostruzione degli edifici pubblici e dei luoghi di culto. Previste inoltre misure di sostegno per tutte le attività economiche delle aree colpite, per chi ha perso momentaneamente il lavoro a causa del sisma ed il differimento e la rateizzazione degli adempimenti fiscali.

Sospensione tributi e utenze
In particolare, tra le azioni a sostegno della popolazione figurano la cosiddetta busta paga 'pesante' (compenso erogato 'al lordo' per i dipendenti), alla sospensione dei pagamenti per tributi, utenze relative ad acqua, energia e telefono, canone Rai, e premi assicurati. Vengono inoltre facilitati gli accessi agli anticipi di quote dei fondo pensione e disciplinate le verifiche sui presidi ospedalieri e sulla deducibilità delle donazioni dei privati ai Comuni danneggiati.Infine, sono stanziati 2,6 milioni di euro per l'assunzione di 400 vigili del fuoco e 50 milioni per il biennio 2016-2017 per per ripristinare il parco mezzi del Corpo nazionale dei vigili del fuoco e per garantire il trasporto delle macerie del terremoto.

Anche M5S vota sì: primo passo necessario, ora risposte tangibili
Il dl terremoto è «un provvedimento dall'impostazione condivisibile e che risponde alle principali criticità » ma «ora c'è bisogno di passare dalla carta all'azione e di tramutare gli intenti in atti. Soprattutto, fondamentale è che questo avvenga in tempi celeri.». È la dichiarazione dei deputati del MoVimento 5 Stelle che hanno espresso voto favorevole al dl terremoto approvato definitivamente a Montecitorio.
«Il provvedimento non ha sanato alcune criticità di rilievo rispetto alle quali proporremo interventi riparatori e migliorativi. Ci riferiamo in particolare alla deregolamentazione rispetto alla rimozione di detriti e macerie, le cosiddette rocce di scavo» proseguono i Cinquestelle, spiegando che « a peggiorare la situazione il fatto che l'appalto per la rimozione dei detriti è stato affidato a una azienda sotto processo per traffico di rifiuti e truffa» e «altro capitolo è quello relativo ai fondi stanziati, che riteniamo insufficienti». In particolare, «il decreto varato oggi era blindato - e dunque non era possibile apportare correttivi - mentre nella Legge di bilancio - continuano - purtroppo è stato bocciato il nostro emendamento, con il quale chiedevamo di aumentare le risorse di 100 milioni all'anno dal 2017 al 2019, per un totale di 300 milioni. Sarà dunque necessario prevedere ulteriori finanziamenti attraverso altri provvedimenti».

Boldrini: tutte forze politiche hanno compreso urgenza
«Sono contenta che con il voto di oggi a Montecitorio sia diventato legge il decreto già in vigore che prevede interventi per i comuni colpiti dal terremoto di agosto» ha scritto su Facebook la presidente della camera Boldrini, sottolineando che «tutte le forze politiche hanno collaborato comprendendo l'urgenza e la necessità di dare un voto positivo su un provvedimento tanto importante, che è stato approvato all'unanimità dimostrando senso di responsabilità».
Boldrino ha poi annunciato che «Venerdì 16 dedicheremo il tradizionale concerto di Natale della Camera alle popolazioni colpite dal terremoto, che verranno qui e invito tutti ad esserci: è un segnale di vicinanza che vogliamo dare a chi vivrà un Natale non troppo allegro».

Braga (Pd): mantenuta promessa verso i terremotati
«È stato approvato in tempo il decreto terremoto» e dunue è stata «mantenuta oggi una promessa verso i terremotati». Lo ha dichiarato Chiara Braga, deputata e responsabile nazionale Ambiente del Pd, spiegando che il provvedimento «riconosce il 100% dei contributi per la ricostruzione e la riparazione degli edifici privati», «strumenti normativi nuovi per contribuire alla ricostruzione senza però ripetere gli errori del passato e senza snaturare i luoghi già provati dalla catastrofe del terremoto». Braga ha annunciato poi che «lunedì 19 dicembre farò parte della missione della Commissione Ambiente della Camera dei Deputati nelle zone colpite dal sisma per incontrare i sindaci, tra cui quelli di Amatrice, Norcia e Camerino, gli operatori della Protezione Civile, i cittadini e i volontari che tanto hanno lavorato in queste settimane per far fronte all'emergenza».

Coldiretti: decreto salva 3mila stalle
Il decreto approvato oggi «crea le condizioni per salvare un territorio a prevalente economia agricola con una significativa presenza di allevamenti che è importante sostenere concretamente affinché la ricostruzione vada di pari passo con la ripresa dell'economia». Così il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo esprime, in una nota, «soddisfazione» per gli incentivi alle attività agricole e produttive contenuti del disegno di legge sul terremoto approvato alla Camera.
Fondi per il sostegno agli allevamenti, agevolazioni e rimborsi, procedure semplificate per la ripresa dell'attività produttiva sono alcune delle misure previste dal provvedimento che destina quasi 11 milioni di euro per le imprese zootecniche nei comuni colpiti dagli eventi sismici, dove secondo la Coldiretti sono presenti 3mila aziende agricole e stalle con quasi 100mila animali. «Ora dobbiamo vincere insieme la battaglia contro la burocrazia per fare in modo che gli aiuti arrivino al più presto ad agricoltori e allevatori» ha aggiunto Moncalvo annunciando che da domani in Piazza Navona a Roma sarà possibile acquistare le specialità gastronomiche provenienti dalle zone terremotate.

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