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Cala il lavoro per gli under 35: -55mila occupati nel terzo trimestre

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prima nota congiunta

Cala il lavoro per gli under 35: -55mila occupati nel terzo trimestre

Nel terzo trimestre del 2016 l'occupazione stimata al netto degli effetti stagionali della rilevazione sulle forze di lavoro è pari a 22 milioni 775 mila persone, in lieve calo rispetto al trimestre precedente (-0,1%, -14 mila) e in aumento su base annua (+1,1%, +239 mila). È quanto si legge nella prima nota trimestrale sull'occupazione diffusa congiuntamente dal ministero del Lavoro, Istat, Inps e Inail sulle tendenze dell'occupazione.

Secondo la nota, inoltre, nei primi nove mesi del 2016 i voucher venduti sono stati 109,5 milioni, il 34,6% in più rispetto all’analogo periodo dell’anno precedente (dato che salirà ancora a quota 121,5 milioni nei primi dieci mesi, per un più 32,3%). I voucher riscossi per attività svolte nel 2015 (quasi 88 milioni) corrispondono, continua la rilevazione, a circa 47 mila lavoratori annui full-time e rappresentano solo lo 0,23% del totale del costo lavoro in Italia .

Il numero mediano di voucher riscossi dal singolo lavoratore che ne ha usufruito è 29 nell’anno 2015. Ciò significa, spiega la nota congiunta, che il 50% dei prestatori di lavoro accessorio ha riscosso voucher per (al massimo) 217,50 euro netti.

“Under 35”,-55 mila occupati nel III trimestre
Per i giovani tra i 15 e i 34 anni, il mercato del lavoro non decolla: nel III trimestre, rileva la nota congiunta del Ministero del Lavoro, Istat, Inps e Inail, gli occupati in questa fascia d'età sono calati sia su base congiunturale (-1,1%) sia su base tendenziale (-0,6%) e sia in termini di tasso di occupazione (in calo su base congiunturale dello 0,3%).

In termini tendenziali, nel III trimestre, si tratta di 55 mila posti di lavoro in meno (sempre tra i giovani) rispetto allo stesso periodo del 2015 mentre su base congiunturale sono calati di 29 mila. Ed invece nella popolazione adulta, cioè nella fascia d'età tra i 35 e i 49 anni, il tasso di occupazione sale (+0,1% congiunturale e +0,9% tendenziale) e tale tendenza è ancora più evidente per gli over 50 (rispettivamente dello 0,2% e dell'1,6%).

Tra i giovani aumentano anche i disoccupati (+42mila nel III trimestre ad un tasso del 2,9%, e anche su base tendenziale c'è un incremento del 6,6%). Tasso che scende per gli adulti (-1,8% nel III trimestre su base congiunturale) e per gli over 50 (-2,8%).

Il tweet del premier

Gentiloni: buone notizie, ma possiamo fare di più
«Buona notizia su crescita, contratti stabili, riduzione sofferenze bancarie. Possiamo fare di più. Fiducia degli italiani e impegno sul lavoro». Così su Twitter il presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni, ha commentato i dati diffusi oggi dall'Istat e la nota congiunta sul lavoro dell'Istituto con il Ministero, Inps e Inail.

Poletti, nota trimestrale migliora conoscenza dati
«Sono convinto che con questo prodotto potremo assicurare, grazie a una lettura e a una valutazione coordinata dei dati, un contributo importante al
miglioramento della conoscenza e delle analisi delle dinamiche del mercato del lavoro, utile sia per gli studiosi sia per coloro che, per i ruoli svolti, sono chiamati a definire ed applicare scelte e decisioni che riguardano il lavoro e la previdenza», commenta così il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, la prima nota trimestrale congiunta fra Ministero, Inps, Istat e Inail sui dati dell’occupazione.

“Sono convinto che con questo prodotto potremo assicurare, grazie a una lettura e a una valutazione coordinata dei dati, un contributo importante al miglioramento della conoscenza e delle analisi delle dimaniche del lavoro”

Giuliano Poletti, ministro del Lavoro 

Dello stesso avviso anche il presidente dell’Istituto di statistica, Giorgio Alleva: «L’utilizzo di metodologie statistiche avanzate permette un maggiore sfruttamento del potenziale informativo delle diverse fonti, soprattutto attraverso la loro integrazione».

Soddisfatto anche il numero uno dell’Inps, Tito Boeri, che sottolinea come sia «importante notare come le diverse fonti convergano nel rilevare la crescita su base annua dell'occupazione e la sua stabilizzazione nell'ultimo trimestre».

Per il presidente dell’Inail, Massimo De Felice, «l’incrocio di informazioni di diversa fonte ha consentito di definire un modello di lettura dei dati particolarmente espressivo e già predisposto ad accogliere analisi di approfondimento “per tema”».

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