Miglioriamo il progetto nel rispetto dei tempi. Virginia Raggi su twitter rilancia sullo stadio della Roma dopo il nuovo round di incontri oggi in Campidoglio con il dg della società giallorossa Mauro Baldissoni e il costruttore Luca Parnasi. Un progetto da 1,7 miliardi in bilico tra i tanti della capitale e sul quale è già stata avviata in Regione la conferenza di servizi che (tornerà a riunirsi il 12 gennaio) dovrebbe produrre come atto conclusivo il permesso a costruire. Per il quale però servirebbe anche una variante al Piano regolatore di Roma, che il Campidoglio dovrebbe approvare.
«Oggi in Campidoglio - scrive il sindaco di Roma - con@OfficialASRoma. I tecnici sono al lavoro per migliorare il progetto stadio nel rispetto dei tempi». L’impianto dovrebbe sorgere a Tor di Valle. All'incontro erano presenti, oltre a Raggi, il vicesindaco Luca Bergamo, il presidente dell'Assemblea capitolina, Marcello De Vito. Assente l'assessore all'Urbanistica, Paolo Berdini che aveva espresso forti perplessità sulle dimensioni del progetto e chiesto una revisione delle cubature.
La storia del progetto
L'AS Roma ha presentato nel giugno 2014 un progetto preliminare su cui la Giunta Capitolina si è poi espressa nel settembre 2014 proponendo all'Assemblea Capitolina di dichiarare il pubblico interesse del progetto.
L'Assemblea Capitolina ha dichiarato quindi il pubblico interesse nel dicembre 2014 condizionando questa dichiarazione al rispetto di alcune condizioni in merito alla sostenibilità trasportistica, alla sostenibilità ambientale e al rispetto di alcune condizioni e obblighi sulla costruzione delle opere pubbliche. La dichiarazione di pubblico interesse ha ufficialmente chiuso la prima fase del procedimento amministrativo che era di responsabilità comunale.
Da quel momento il proponente privato ha dovuto elaborare un progetto definitivo che ha consegnato nel giugno 2015 al Comune di Roma che ha richiesto delle integrazioni consegnate nel giugno 2016.
Sebbene la riunione della sindaca con i proponenti dello stadio della As
Roma abbia segnato oggi un'accelerazione del progetto, non si è conclusa con un'intesa vera e propria sull'entità delle cubature da limare. L'ipotesi secondo indiscrezioni resta quella di un 20% di cubature in meno su tutto il piano dell'impianto di Tor di Valle. A farne le spese potrebbero essere due delle tre torri
inserite nel progetto che dovrebbero essere ridotte alle dimensioni di due palazzi. Sembra sfumato definitivamente l'allungamento della metro B a favore del potenziamento della Roma Lido. In bilico anche la costruzione del ponte disegnato inizialmente.
Baldissoni: bene incontro con Campidoglio
«E' andata bene. Continuiamo a lavorare, diciamo che stiamo anche accelerando» ha detto il dg della Roma, Mauro Baldissoni, lasciando il Campidoglio . «Ora abbiamo messo un po' il piede sull'acceleratore per cercare di definire i miglioramenti al progetto richiesti dall'amministrazione- ha continuato- nei tempi stretti della Conferenza dei servizi che intendiamo tutti rispettare. Continuiamo a lavorare. Sono state richieste modifiche alle cubature? Questo fa parte di una valutazione complessiva che stiamo portando avanti da tempo- ha concluso nelle parole riportate da romanews.eu- per vedere cosa si può migliorare anche in riduzione».
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