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Fca, Delrio: dalla Germania richiesta di richiamo del tutto irricevibile

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Fca, Delrio: dalla Germania richiesta di richiamo del tutto irricevibile

Il ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture, Graziano Delrio (Ansa)
Il ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture, Graziano Delrio (Ansa)

«La richiesta della Germania alla Ue di una campagna di ritiro delle Fca è totalmente irricevibile». Così Graziano Delrio, ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, ha commentato parlando al Tg3 le dichiarazioni delministro tedesco, Alexander Dobrindt. In serata il ministro ha poi rilanciato su twitter il suo disappunto, sottolineando che «non si danno ordini a un Paese sovrano come l’Italia».

«Abbiamo accettato di istituire una commissione di mediazione presso la Commissione europea a Bruxelles esattamente perché non abbiamo niente da nascondere. I nostri test - ha detto Delrio - dimostrano che non esistono dispositivi illegali e comportamenti anomali. Questa interpretazione della Germania va contro le regole che ci siamo dati, di responsabilità di ogni nazione verso le proprie case produttrici. Noi non abbiamo chiesto nessuna ulteriore indagine da parte di Volkswagen, ci siamo fidati di loro, ed è giusto che il confronto avvenga sulla fiducia e il rispetto reciproco. Presenteremo a Bruxelles i risultati dei nostri test e lì confronteremo i nostri dati con quelli di tutti i produttori. L’Italia ha una posizione di totale trasparenza».

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Delrio ha poi concluso ricordando che «le nostre strategie mirano a ridurre drasticamente le emissioni di CO2 nel trasporto stradale e per questo abbiamo deciso, insieme agli altri Paesi, che alla fine di quest’anno entreranno in vigore i test di controllo direttamente su strada, dove il comportamento del veicolo è ovviamente più rispondente al comportamento usuale».

“Abbiamo accettato una commissione di mediazione presso la Commissione perché non abbiamo niente da nascondere”

Graziano Delrio, ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti 

Il ministro Calenda: Berlino si occupi di Volkswagen
Nel pomeriggio di domenica, sul caso Fca-Berlino, è intervenuto anche il ministro dello Sviluppo economico, Carlo Calenda: «Berlino, se si occupa di Volkswagen, non fa un soldo di danno». Così Calenda a margine della registrazione di Faccia a faccia condotto da Giovanni Minoli in onda su La7, a proposito della richiesta tedesca di un intervento della Commissione Ue su Fca. Circa il caso di Fiat Chrysler Aurtomobiles con le autorità americane, il ministro ha sottolineato che «le agenzie Usa di solito sono abbastanza indipendenti. Ma ora non so, bisogna vedere le carte».

La richiesta tedesca
«Le autorità italiane sapevano da mesi che Fca, nell’opinione dei nostri esperti, usava dispositivi di spegnimento illegali», ha detto in una intervista alla Bild on Sonntag, riportata da Bloomeberg, il ministro dei Trasporti tedesco Alexander Dobrindt, riferendosi all’ipotesi di un uso di software irregolari per i test sulle emissioni, oggetto da mesi di una 'battaglia' tra Roma e Berlino. Dobrindt sottolinea che Fca si è «rifiutata di chiarire» e che la commissione Ue «deve conseguentemente garantire il richiamo» di alcuni modelli.

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