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verso nuovo sistema d’allarme

Vandali al Colosseo, Franceschini: «Servono pene più severe»

Vandali al Colosseo
Vandali al Colosseo

Due scritte con vernice nera sono state trovate oggi su un pilastro del Colosseo, dal lato dell'ingresso della metropolitana. C’è scritto “Balto” e “Morte”. Sulla vicenda sono in corso indagini del commissariato di polizia Celio. Gli investigatori stanno vagliando le telecamere di videosorveglianza per risalire al
responsabile dell'atto vandalico. La scorsa notte, sempre all' anfiteatro Flavio, due turisti brasiliani hanno scavalcato una cancellata e uno è rimasto ferito gravemente dopo un volo di circa 4 metri.

Franceschini: uno sfregio a un monumento-simbolo
«Il gesto vandalico di oggi al Colosseo è un autentico sfregio a un monumento simbolo del patrimonio culturale mondiale», ha detto il ministro della Cultura, Dario Franceschini, sottolineando la necessità, insieme alla prevenzione, di «pene più severe» per i vandali, così come previsto dal ddl delega approvato il 23 dicembre dal Governo. «Auspico - ha detto il ministro - che il Parlamento concluda quanto prima l'esame del provvedimento per arrivare in tempi brevi alla sua definitiva approvazione».

La scritta 'morte' su un pilastro del Colosseo

Prosperetti: chiesto un incontro sulla sorveglianza del Colosseo
«Ho chiesto alla Prefettura di organizzare un incontro con il coordinamento delle forze che garantiscono la sorveglianza in piazza del Colosseo, esercito, polizia e carabinieri», ha annunciato il soprintendente speciale per il Colosseo, Francesco Prosperetti, commentando i due atti vandalici che si sono verificati oggi all'Anfiteatro Flavio. «L’auspicio - ha detto - è che episodi simili non accadano più».

Le scritte su un pilastro del Colosseo

Allo studio nuovo allarme anti-vandali
Intanto è allo studio un nuovo sistema di allarme iper-tecnologico per contrastare le intrusioni e le azioni dei vandali contro il Colosseo. Al progetto sta lavorando la Soprintendenza per i Beni archeologici di Roma che immagina una sorta di zona rossa intorno all’Anfiteatro Flavio.

«Stiamo valutando la possibilità di creare un'area per così dire di non libero accesso, una zona rossa - ha detto il soprintendente, Francesco Prosperetti -. Un’area separata non da sistemi fisici o recinzioni, ma da dissuasori come catenelle sul perimetro di questa zona, all'interno della quale sarà installato un sistema di videocontrollo. La zona rossa avrà la dimensione originaria dell'area del Colosseo in epoca romana, in un raggio di una quindicina di metri. Ovviamente è un'ipotesi da verificare con il comune di Roma con cui abbiamo aperto da tempo un tavolo di lavoro anche su numerosi altri temi, come i Fori Imperiali». Il nuovo sistema dovrebbe essere tarato per non scattare al passaggio di animali, come gatti o gabbiani, che ogni giorno si aggirano nell’Anfiteatro Flavio.

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