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Taxi, si lavora a decreto. Confermato lo sciopero di oggi

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vertice con le sigle

Taxi, si lavora a decreto. Confermato lo sciopero di oggi

Arriva il decreto con le misure per «evitare pratiche di esercizio abusivo nell'attività di noleggio con conducente e del servizio taxi». Così si legge nel primo articolo della bozza del provvedimento, in tutto cinque articoli, presentata ai sindacati dell'auto bianche nel corso dell'incontro al ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti con Graziano Delrio e Riccardo Nencini. Si tratta di un decreto interministeriale Mit-Mise.

Ma i sindacati dei taxi che avevano indetto lo sciopero per giovedìdalle 8 alle 22 confermano lo stop a livello nazionale delle auto bianche: «pur valutando positivamente lo sforzo dei ministeri» non è ritenuto «sufficiente» il risultato raggiunto», spiegano Ugl, Uil, Usb, Unica Cgil, Cisl fit, Fast Confsal e Federtaxi Cisal. Le sigle si dicono convinte di proseguire il confronto con il governo «nel merito del testo presentato relativo alle regole che dovrebbero disciplinare il settore prima dell'arrivo della legge delega, per la quale non sono state date le richieste garanzie politiche». Tuttavia «i sindacati ritengono indispensabile mantenere l'azione di sciopero nelle forme già indicate a supporto dell'azione negoziale». L’invito ai lavoratori è a rispettare gli orari del fermo e a garantire i servizi minimi essenziali.

Nella bozza piani Regioni contro abusi
Per evitare fenomeni distorsivi della concorrenza le Regioni «garantiscono la pianificazione dei servizi pubblici non di linea, tenendo conto delle reali esigenze del fabbisogno locale, ai fini del rilascio, da parte dei Comuni» delle licenze per i taxi e delle autorizzazioni per gli Ncc. È un ulteriore previsione contenuta nella bozza del decreto contro gli abusi nel settore. Previsto il «registro delle piattaforme tecnologiche di intermediazione, tra i soggetti titolari di licenza per l'esercizio del servizio taxi e le imprese titolari di autorizzazione per l'esercizio del servizio per noleggio con conducente». Il registro sarebbe a cura del ministero delle Infrastrutture.

Sciopero dei taxi il 23 marzo

Senza prenotazione Ncc in rimessa
Nei Comuni in cui è istituito il servizio taxi non è consentita, in assenza di una prenotazione di trasporto agli Ncc «la sosta su strada». Secondo il testo in circolazione i veicoli adibiti al noleggio con conducente «devono stazionare, nell’attesa del servizio, soltanto all'interno dell'autorimessa». I Comuni o le città metropolitane, si legge ancora, «possono prevedere che i titolari di licenza per il servizio taxi svolgano servizi integrativi quali il taxi ad uso collettivo o mediante altre forme di organizzazione del servizio». Si può derogare all'obbligo di rimessa nel caso in cui «sul foglio di servizio sono registrate» sin dalla partenza «più prenotazioni di servizio oltre la prima». Per gli Ncc salta la necessità di tornare in garage anche «quando si riceve una nuova richiesta di servizio con
destinazione il comune che ha rilasciato l'autorizzazione». Quanto ai taxi la bozza esplicita che «non è consentito al servizio taxi rifiutare alcuna corsa che parte dal territorio comunale o comprensoriale, anche se richiesta tramite tecnologie a distanza, qualora abbia come destinazione lo stesso Comune o comprensorio».

Elenco web Ncc e auto bianche
Dovrebbe inoltre essere istituito, presso il Ced della Motorizzazione Civile del ministero delle Infrastrutture, un archivio informatico nazionale di soggetti titolari di autorizzazioni di noleggio con conducente e di licenza per servizio taxi. «L'archivio telematico è popolato da remoto dagli enti locali competenti al rilascio delle autorizzazioni e delle licenze».

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