Stenta a riprendersi il turismo nella Capitale, con gli arrivi che crescono a febbraio, ma in maniera ancora troppo lenta rispetto agli anni precedenti. Il tutto si ripercuote negativamente sui ricavi delle aziende del settore. A preoccupare sono soprattutto le aspettative degli operatori per Pasqua, che restano stazionarie, nonostante il periodo sia l’anticipazione dell’alta stagione turistica per Roma.
I dati dell’Ente bilaterale del turismo del Lazio
In base ai dati dell’Ente bilaterale del turismo del Lazio (Ebtl), a febbraio gli arrivi nella Capitale sono aumentati del 2,6% rispetto allo stesso periodo del 2016. Un trend in frenata rispetto al +3,4% registrato a gennaio, e ben lontano dal +4,5% registrato in tutto il 2015 rispetto al 2014. A pesare sono sempre i timori degli attentati internazionali che hanno sconvolto il 2016. «Da una parte scontiamo le difficoltà proprie del turismo a livello planetario, dall’altra ci sono problemi specifici di Roma», spiega Giancarlo Iacuitto, responsabile incoming della Fiavet Lazio (l’associazione delle agenzie di viaggio). «Manca - prosegue - una programmazione degli eventi che potrebbero attrarre i turisti. Inoltre c’è il problema dell’abusivismo che va a danno anche dei visitatori».
Stagnazione per Pasqua
Sempre in base ai dati Ebtl, le prenotazioni confermano il rallentamento del trend (+2,8%) per marzo-aprile. Il che non lascia ben sperare per Pasqua. Anzi, Giuseppe Roscioli, presidente di Federalberghi Roma, spiega che al momento è «tutto fermo, la ripresa non c’è». Una previsione confermata da Iacuitto: «Siamo stabili rispetto all’anno scorso, nonostante nel 2017 la Pasqua arrivi a metà aprile, in piena primavera». Inoltre i turisti che arrivano spendono sempre meno. A febbraio a Roma il ricavo medio per camera occupata è sceso dell’1,9%, contro una media di fatto stazionaria (+0,1%) registrata nelle grandi città europee .
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