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Federer non si ferma più: ora è lui la bestia nera di Nadal

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TRIONFO A MIAMI

Federer non si ferma più: ora è lui la bestia nera di Nadal

Roger Federer (Ap)
Roger Federer (Ap)

L’ultima volta che si erano incontrati in finale a Miami, nel torrido catino del Crandon Park, aveva vinto Federer. Sono passati qualcosa come 12 anni e il tempo sembra essersi fermato: il campione svizzero ha trionfato ancora su Nadal (6-3 6-4 il punteggio), lo storico rivale un tempo sua «bestia nera» ma ora diventato una vittima quasi predestinata della ritrovata giovinezza del 35enne elvetico. È la terza vittoria consecutiva quest’anno per Federer su Nadal, è il suo terzo trionfo dopo l’Australian Open e Indian Wells.

Un inizio di stagione che lascia stupefatti tifosi e osservatori di questo straordinario sport, capace di regalare un finale di carriera come quello di Federer, che gioca come un ragazzo, con la stessa spensieratezza e forza fisica.

Nonostante il clima proibitivo per una partita di tennis - quasi trenta gradi, umidità caraibica e un vento forte che a volte ha falsato la traiettoria della palla - a Key Biscayne lo spettacolo non è certo mancato. Federer ha replicato il copione vincente delle sue ultime uscite: sempre all’attacco, pronto a spostarsi sul suo formidabile dritto a uscire per accorciare lo scambio, mai in arretramento dietro la linea di fondo. Un solo colpo è la sintesi del match: sul 4 pari nel secondo set e con Nadal al servizio lo svizzero ha vinto il primo punto del game con un rovescio in controbalzo da fondo campo finito all’incrocio delle righe: sul volto di Nadal è comparso un più che umano scoramento, l’ombra di una sconfitta giunta puntualmente pochi minuti dopo. Miami è stregata per lui: è arrivato cinque volte in finale ma non ha mai alzato il trofeo.

Ora però Federer - nuovo numero 4 del ranking Atp, mentre Nadal è salito al quinto posto - si prenderà probabilmente una lunga pausa dai tornei. «Non ho più 24 anni, le cose sono cambiate ed il mio corpo ha bisogno di riposo per resistere», ha confessato a fine partita. Niente Montecarlo e niente Roma, dunque: tornerà a fine maggio al Roland Garros, dove ha trionfato una sola volta, nel 2009. Poi cercherà l’impresa di conquistare l’ottavo titolo a Wimbledon e il sesto a Flushing Meadows.

Il confronto diretto tra i due campioni vede ora in vantaggio Nadal per 23 match a 14, ma gli ultimi quattro sono andati allo svizzero. Senza la terra rossa, dove Nadal è stato a lungo imbattibile (13-2 per lui le sfide «head to head»), Federer è avanti 12 match a 10 (10-9 sul cemento e 2-1 sull’erba). In questo magico 2017, il campione di Basilea ha un record di 19 vittorie e una sola sconfitta, a Dubai contro il russo Donskoy. Niente male per un tennista che lo scorso anno è stato fermo sei mesi per infortunio e che quasi tutti davano per finito.

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