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Nuove rotte del gas e politiche pro-carbone di Trump sul tavolo del G7…

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il vertice a roma

Nuove rotte del gas e politiche pro-carbone di Trump sul tavolo del G7 Energia

Le nuove rotte del gas per assicurarsi la diversificazione degli approvigionamenti (come la Tap finita nel mirino del Tar del Lazio o il nuovo progetto di gasdotto Eastmed per unire Israele all’Italia entro il 2025), ma anche la cybersicurezza delle reti elettriche e la corsa all’efficienza energetica. E infine la curiosità per le nuove posizioni dell’amministrazione Trump che ha rilanciato il carbone con l’intenzione di rottamare le politiche ambientali del predecessore Obama. Questi alcuni dei temi che domineranno l’agenda del G7 sull’energia che riunirà i ministri dei sette Paesi più ricchi del mondo a Roma dal 9 al 10 aprile.

I temi in agenda nel vertice di Roma
Dalla diversificazione degli approvvigionamenti di gas alla cyberisicurezza delle reti elettriche, dal nodo Ucraina (non più una emergenza come 3 anni fa) alle green tech fino all’efficienza energetica e agli investimenti in Africa. Sono questi i temi centrali che terranno impegnati i ministri dell’Energia del G7 nella riunione che si svolgerà a Roma domenica 9 e lunedì 10 aprile. A illustrare il programma di lavori è stato il direttore generale per la sicurezza dell’approvvigionamento e per le infrastrutture energetiche del ministero dello Sviluppo Economico, Gilberto Dialuce. Il programma prevede l’avvio dei lavori alle 19 di domenica con il saluto del ministro dello Sviluppo economico Carlo Calenda e una cena di lavoro. La mattinata successiva si articolerà con varie sessioni di lavoro e si concluderà con la conferenza stampa di chiusura nel primo pomeriggio durante la quale sarà diffusa la dichiarazione finale congiunta con le azioni che si vogliono promuovere. Nel pomeriggio di domenica è anche previsto un evento organizzato dalla Fondazione Enel dedicato all’accesso all’energia in Africa al Maxxi di Roma.

Riflettori puntati sulla nuova amministrazione Usa
Ai lavori, ha spiegato Dialuce, parteciperanno tutti i componenti del G7, sarà quindi «la prima occasione di confronto con la nuova amministrazione Usa che sta assumendo posizioni diverse dal passato sui temi energetici»:  è prevista infatti la partecipazione del nuovo segretario all’Energia Rick Perry. La curiosità è dunque molto forte. Anche perché il nuovo presidente Usa Donald Trump proprio nei giorni scorsi ha firmato un ordine esecutivo per rivedere le norme per la lotta ai cambiamenti climatici di fatto ribaltando la maggior parte delle politiche a difesa dell’ambiente portate avanti dal suo predecessore alla Casa Bianca, Obama. «Con me si mette fine alla guerra al carbone – ha annunciato il presidente – Rimetteremo i minatori al lavoro». Tra le misure in cantiere cìè la revisione delle norme per la riduzione delle emissioni inquinanti delle industrie americane e il rilancio della produzione nelle miniere di carbone per il funzionamento delle centrali elettriche e degli impianti di estrazione di gas e petrolio.

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