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Triplicati nel 2016 gli attacchi informatici alle grandi reti di beni e servizi

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i dati della polizia

Triplicati nel 2016 gli attacchi informatici alle grandi reti di beni e servizi

Gli alert per gli attacchi informatici alle infrastrutture critiche in Italia nel 2016 sono stati 6.721: più che triplicati rispetto all’anno prima, quando ammontavano a 1.851. Le cifre sono state diramate dalla Polizia di Stato: oggi celebra la sua festa in tutta Italia e a Roma nella cornice di Villa Borghese alla presenza del capo dello Stato, Sergio Mattarella, del ministro dell’Interno Marco Minniti e del direttore del dipartimento di Pubblica sicurezza, Franco Gabrielli. Nel bilancio annuale dell’attività spiccano dunque i dati della Polizia Postale, guidata da Nunzia Ciardi. A cominciare da quelli del Cnaipcic (centro nazionale anticrimine informatico per la protezione delle infrastrutture critiche): la struttura della Polizia postale in via esclusiva incaricato della prevenzione e della repressione dei crimini informatici contro le infrastrutture informatizzate di natura critica e di rilevanza nazionale.

Le minacce alle infrastrutture critiche
Per i non addetti ai lavori va ricordato che le infrastrutture critiche sono, come li definisce l’Unione europea, «i servizi essenziali per il benessere della popolazione, la sicurezza nazionale, il buon funzionamento del Paese e la sua crescita economica. Vale a dire il sistema elettrico ed energetico, le varie reti di comunicazione, le reti e le infrastrutture di trasporto persone e merci (aereo, navale, ferroviario e stradale), il sistema sanitario, i circuiti economico‐finanziari, le reti a supporto del Governo, delle Regioni ed enti locali». In definitiva, le grandi aziende e le grandi strutture - pubbliche e private – di carattere nazionale. Secondo i dati diffusi oggi, gli attacchi rilevati in questo settore strategico – i più critici, com’è facile immaginare, per le conseguenze che possono produrre - l’anno scorso sono stati 844. Mentre nel 2015 erano 582, con un incremento di oltre il 50%. Tanto che la Postale ha avviato 70 indagini. Solo per il Giubileo della Misericordia, per esempio, ci sono state 40 segnalazioni di attacchi contro infrastrutture critiche coinvolte nell’evento religioso.

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Il quadro globale dei crimini informatici
Ma tutto lo scenario del computer cryme mostra dati impressionanti. I monitoraggi della Postale tra phishing, furti di identità, attacchi e diffusione di malware, sono stati 4.134. Alle autorità giudiziarie sono state deferite 241 persone e le somme sottratte in via informatica, secondo gli accertamenti degli agenti, nel solo 2016 ammontano a oltre 16milioni. Cifra che rappresenta solo una parte del maltolto, visto che ancora non tutti sporgono denuncia. Sono stati poi monitorati 435.959 spazi web nel settore del cyberterrorismo e 1.120 siti per i reati di odio, di natura razzista e xenofoba. Tutti i dati dell’attività 2016 della Polizia di Stato sono pubblicati sull'ultimo numero di Polizia moderna, al link https://poliziamoderna.poliziadistato.it.

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