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Eurolega, crescono ricavi e spettatori (dal vivo e in tv)

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Eurolega, crescono ricavi e spettatori (dal vivo e in tv)

Una nuova stagione di record per l’Eurolega, che ha da poco chiuso la regular season col nuovo formato a girone unico per sedici squadre. Una scommessa che ha dato buoni risultati sin dal primo anno, con un aumento di pubblico e una crescita generalizzata dei ricavi, come evidenziato dall’ultimo rapporto Nielsen sulla massima competizione cestistica europea.

La media degli spettatori supera per la prima volta nella storia della competizione la soglia degli ottomila presenti, passando da 7.136 a 8.177 paganti a partita. A un aumento degli spettatori dal vivo corrisponde un aumento dell’audience televisiva e non solo. Gli ascolti sono aumentati del 32% per quanto riguarda la tv e del 166% su piattaforme online.
Positivo anche l’impatto sui social network: l’engagement su Facebook e Instagram ha ottenuto numeri superiori del 471% e 414%, mentre Twitter si “limita” al 197%. In crescita anche le visualizzazioni su YouTube, +32% rispetto alla scorsa stagione.

“La distribuzione dei ricavi è maggiormente orientata ai risultati sportivi, che incidono per il 54%”

 

Numeri che portano, di riflesso, a un aumento dei ricavi per l’Eurolega. Il contratto decennale siglato con Img ha dato una spinta decisiva per la crescita dei proventi relativi a media e sponsorizzazioni, che hanno registrato rispettivamente un +46% e +67% nel giro di un anno. L’accordo, siglato a novembre 2015 ed entrato in vigore con l’inizio della stagione attualmente in corso, prevede una base di 630 milioni di euro (di cui 30 garantiti annualmente alle sedici partecipanti) ma può arrivare a raggiungere un totale di 750 milioni includendo i bonus.

Il peso dei ricavi da broadcasting, inoltre, continua ad avere un impatto sempre minore nel fatturato complessivo dell’Eurolega: nel 2000 i media rights valevano da soli il 95% del monte ricavi, ma già nell’ultima stagione hanno inciso per circa il 60%. Adesso la distribuzione dei ricavi è maggiormente orientata ai risultati sportivi, che incidono per il 54% contro il 46% relativo alle voci sul marketing.
Tra playoff e Final Four (in programma tra il 19 e il 21 maggio a Istanbul) rimane una quota pari a 3,35 milioni di euro da distribuire alle squadre qualificate per la fase a eliminazione diretta. Alle quattro partecipanti alla fase finale andranno bonus che vanno dai 150 mila euro al milione in base al piazzamento.

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