«C’è nelle more del bilancio dello Stato lo spazio per poter fare un'operazione finanziaria che abbatte la curva del debito. Non posso dire quale sarà». Lo ha detto Matteo Renzi a Porta a porta, ribadendo che per abbassare il debito è necessaria anche una operazione sugli immobili. E annunciando l’intenzione, in caso di vittoria alle primarie del 30 aprile, di presentare la proposta di un accordo con l’Europa che, «restando nei vincoli dei parametri di Maastricht e aggredendo il debito» consenta un «maggiore spazio di deficit e quindi di conseguenza di abbattimento delle tasse».
Renzi: proposta fiscale basata su tre aliquote
La proposta di riforma del fisco annunciata da Renzi è basata su tre sole aliquote Irpef. «Berlusconi ne aveva proposte due, 22% e 33%. Bersani, quando si candidò, propose due aliquote anche lui, 22% e 42%... Io penso che il Pd, coinvolgendo di più, facendo tesoro degli errori che ho commesso, presenti un progetto con tre aliquote» ha spiegato Renzi nel corso del suo intervento a Porta a porta. Nessuna apertura invece sulla patrimoniale («La vera patrimoniale è far pagare le tasse a chi non le paga, agli evasori»).
«No allo scambio Iva-cuneo fiscale»
Ribadito poi il no a qualsiasi ipotesi di aumento dell’Iva. Aumentare l'Iva «può andare bene per i manuali di economia ma alzare qualsiasi tipo di tassa all’italiano medio fa girare le scatole e blocca ogni tipo di fiducia e convinzione nel futuro» ha aggiunto Renzi a Porta a Porta, richiamando una affermazione di Pier Carlo Padoan, secondo il quale l’aumento dell’Iva è prescritta da tutti i manuali di economia. «Con Padoan abbiamo lavorato per tre anni e per lui nutro una stima profonda. Ma i manuali di economia ignorano l'Italia di oggi cos'è. Nella pratica io sono contrario al possibile scambio tra riduzione del cuneo sul lavoro e aumento dell’Iva perché se si aumenta l'Iva la pagano tutti, il disoccupato come l'imprenditore. E poi - ha aggiunto Renzi - in questo momento non ce lo possiamo permettere»
«Ampliare operazione 80 euro a famiglie con figli»
Nessuna marcia indietro sul bonus 80 euro per i redditi medio-bassi. «Bisogna andare avanti con l’abbassamento delle tasse iniziando dalle famiglie: siamo
quelli che hanno fatto tante cose per le imprese, ma oggi la vera questione è mettere più soldi in tasca alle famiglie. L’operazione degli 80 euro - ha rivendicato Renzi - non solo va valorizzata ma va ampliata. In particolar modo alle famiglie con figli: fare un figlio in Italia non può essere una sciagura economica».
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