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DDl concorrenza, via libera del Senato alla fiducia

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il testo torna alla camera

DDl concorrenza, via libera del Senato alla fiducia

Via libera dell’Aula del Senato alla fiducia chiesta dal Governo sul maxi-emendamento interamente sostitutivo del Ddl sulla concorrenza così come uscito dalla commissione. I voti a favore sono stati 158, i contrari 110 e un astenuto. Ora il provvedimento torna ora all’attenzione della Camera per la terza lettura.

Le modifiche contenute nel maxi-emendamento non cambiano la sostanza del testo approvato dalla commissione Industria lo scorso 2 agosto: in pratica, solo qualche spostamento di date, tra cui il rinvio di un anno (da luglio 2018 a luglio 2019) dello stop al mercato tutelato dell'energia elettrica e del gas e di tre mesi (da giugno a settembre 2017) del monopolio di Poste sull'invio di multe e notifiche.

Tomaselli (Pd): riforma trasporto centrale per la vita dei cittadini
Tra i molti capitoli del ddl concorrenza, uno dei più delicati dal punto di vista politico è la riforma organica organica del settore del trasporto pubblico, prevista da una apposita delega al Governo. Per il relatore dem Dalvatore Tomaselli, intervenuto in Aula prima del voto di fiducia si tratta di «un tema complesso, molto discusso, di grande impatto sulla vita dei cittadini e delle città» che «non si può risolvere con un contenzioso giudiziario sine die». Per questo è opportuno regolare il settore «anche dentro un quadro di regole comunitarie, di attori che sono entrati in questi come in altri servizi utilizzando le applicazioni web e che in questo settore stanno coinvolgendo anche gli stessi tassisti e non solo gli Ncc».

Riordino servizio taxi, Calenda pronto a dialogo con tassisti e Ncc
Dopo il lungo stallo, il via libera di palazzo Madama alla legge annuale per la concorrenza (del 2015) e della relativa delega al governo sul riordino del settore dei trasporti dovrebbe riportare tra le priorità il confornto sull'adeguamento dell'offerta alle nuove tecnologie, al contrasto dell'abusivismo e alla promozione della concorrenza. Secondo fonti del ministero dello Sviluppo economico - al lavoro sui decreti legislativi per la regolamentazione delle nuove piattaforme digitali del settore (come Uber e MyTaxi) - il ministro Carlo Calenda sarebbe in procinto ad aprire al dialogo con il mondo dei tassisti e degli Ncc. Il metodo del confronto caratterizzerà infatti la fase di stesura dei decreti delegati.

Gasparri attacca la richiesta di fiducia: «Pd tradisce taxi»
Sul confronto tra palazzo Chigi e tassisti interviene oggi anche il vicepresidente del Senato, il forzista Maurizio Gasparri, che in una nota attacca la decisione di porre la fiducia «su un testo che contiene, all'articolo 71, una normativa penalizzante per i tassisti». Per Gasparri «la categoria è stata ingannata dal governo Gentiloni. Chiedemmo e ottenemmo un negoziato con il governo perché si trovasse una giusta intesa. Le trattative sono state aperte, ma Delrio, incapace su tutti i fronti, ha ingannato i lavoratori». Il provvedimento ministeriale non ha ancora visto la luce, prosegue la nota, «mentre invece su spinta della lobby di Uber - gratis o a pagamento? - è stato inserito un comma che favorisce quelli che operano senza alcuna garanzia occupazionale e di qualità per i consumatori. L'ennesimo tradimento del Pd».

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