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Manovra, verso tassa soggiorno su Airbnb e affitti brevi

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in commissione alla camera

Manovra, verso tassa soggiorno su Airbnb e affitti brevi

Anche chi soggiornerà in Airbnb e case private potrebbe essere obbligato a pagare la tassa di soggiorno nei Comuni che già la prevedono per gli hotel. È il contenuto di alcuni emendamenti di maggioranza all’articolo 4 della manovrina. «Le unità immobiliari date in locazione per periodi di durata inferiore a 30 giorni - recita una proposta di sei deputati Pd (primo firmatario Ribaudo) - sono equiparate alle strutture turistico ricettive ai fini dell'applicazione della tassa di soggiorno». Emendamento simile anche di Maurizio Bernardo, presidente della Commissione Finanze (Ap).

Governo disponibile a esame web tax transitoria
Intanto il governo apre a modifiche alla manovrina. A partire da web tax transitoria, tassazione sui giochi, “AirBnB tax”e rimborsi fiscali . «Il Governo è disponibile a esaminare le ipotesi per una soluzione di transizione verso un esito concordato a livello europeo, riconoscendo una facoltà di opzione per raggiungere un accordo con l'Agenzia delle entrate alle multinazionali interessate» ha detto sulla Web tax il vice ministro dell'Economia, Enrico Morando, nel corso della discussione sul Dl manovra, in commissione Bilancio alla Camera. Una proposta in tal senso, come anticipato dal Sole 24 Ore, è stata depositata dal presidente della Commissione stessa, Francesco Boccia (Pd).

Non è ancora la web tax, per cui serviranno gli accordi internazionali, ma l’emendamento Boccia punta a introdurre un meccanismo per un accordo preventivo rafforzato tra “digital companies” e Fisco italiano. Un accordo opzionale che si muove nel solco della “cooperative compliance” lanciata con la delega fiscale per le imprese con maxifatturato o che firmano accordi per nuovi investimenti in Italia.

Possibile spostamento imposta gioco verso online
Ma le aperture dell’esecutivo non finiscono qui. Riferendosi alle norme sull’imposizione relativa alle locazioni brevi (la cosiddetta 'Airbnb tax') introdotte nel Dl manovra, Morando ha aggiunto che «il Governo è disponibile a valutare eventuali proposte emendative volte ad introdurre correttivi, fermo restando l’impianto della scelta effettuata», che è quella di adottare il regime della cedolare secca.

Morando apre a correzioni tassa AirBnB e a rimborsi fiscali più rapidi
Il vice ministro dell'Economia ritiene inoltre«auspicabile e tecnicamente possibile spostare parzialmente l’imposizione dal gioco tradizionale a quello on line», ricordando «come venga diffusamente proposto un riequilibrio, a parità di gettito, fra la tassazione del gioco on line e quella del gioco tradizionale». Morando ha aggiunto che «il rafforzamento della lotta all’evasione fiscale dovrebbe essere accompagnato da misure, sul piano amministrativo o legislativo, per garantire una maggiore tempestività dei rimborsi fiscali» . L’ipotesi, ancora da definire nei dettagli, è,come anticipato dal Sole 24 Ore, di tagliare di almeno un mese i tempi dei rimborsi fiscali. Con l'ampliamento dello split payment alle controllate, dirette e non, il timore delle imprese è quello di vedersi allungare i tempi di recupero dell'Iva a credito. Per ridurre ulteriormente i tempi i tecnici starebbero ipotizzando il taglio di uno o due passaggi “autorizzativi” formali, che consentirebbe di ridurre di almeno 30 giorni i tempi di liquidazione delle richieste di rimborso.

Da Fi emendamenti per rottamare liti tributarie
Da Forza Italia arrivano invece due emendamenti per rottamare liti tributarie e accertamenti. «Dato che Governo e partito di maggioranza si vantano di aver ‘rottamato' le cartelle di Equitalia, Forza Italia chiede loro un ulteriore sforzo proprio nel senso della ‘rottamazione' tanto cara a Matteo Renzi: si mandino in soffitta anche gli avvisi di accertamento e le liti tributarie» ha affermato in una nota Nunzia De Girolamo (Fi). Mentre il vicepresidente della Commissione Bilancio della Camera Rocco Palese (Conservatori e Riformisti) ha chiesto di aumentare il numero di rate per la rottamazione delle cartelle Equitalia, portandole da cinque a dieci rate bimestrali di pare ammontare, a decorrere dal 1 agosto 2017 e con termine ultimo 31 marzo 2019; nonché di modificare il sistema dello split payment escludendo del tutto dal meccanismo professionisti e lavoratori autonomi o, in subordine, assoggettandoli solo in minima parte.

2.600 emendamenti alla Camera, 700 i “segnalati
Sono 2.592 gli emendamenti al Dl manovra depositati in commissione Bilancio della Camera Sui circa 2.600 emendamenti alla manovrina presentati in commissione Bilancio della Camera circa un terzo arriva dalle file del Pd. In base alla suddivisione per gruppi, i dem hanno depositato 845 proposte di modifica (circa un terzo). A seguire Forza Italia che ne ha presentate 237 e M5S con 216. Cor ha presentato 205 emendamenti e la Lega 186. SI ne conta 179, Scelta civica-Ala 150, Alternativa Popolare 149, Articolo 1-Mdp 115, Fdi 83.

L’iter del provvedimento
Lunedì prossimo, alle 14, la presidenza della Commissione comunicherà le proposte di modifica ammissibili all'esame, mentre nei giorni successivi i gruppi di maggioranza e opposizione dovranno segnalare le correzioni ritenute prioritarie. Come da prassi saranno pertanto 700 gli emendamenti (equamente suddivisi tra i due schieramenti) quelli che arriveranno al voto della Commissione, programmato a partire dal 18 maggio.


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