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Contratti, Confindustria chiede a sindacati stretta su confronto

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dialogo aperto

Contratti, Confindustria chiede a sindacati stretta su confronto

Riprendere presto il confronto per arrivare a definire il nuovo modello contrattuale, oltre che consolidare le convergenze sulla rappresentanza, le politiche per il lavoro ed il welfare: è questo, in sintesi, il percorso su cui Confindustria e Cgil Cisl e Uil, dopo uno stop and go, si dicono pronti a procedere e che emerge da uno scambio di lettere tra i leader, partito da viale dell'Astronomia.

Confindustria a sindacati: serve stretta su confronto Indicando i quattro argomenti sul tavolo e ricordando le tappe e le intese precedenti, il presidente di Confindustria, Vincenzo Boccia, ha scritto la
scorsa settimana ai segretari generali di Cgil, Cisl e Uil, Susanna Camusso, Annamaria Furlan e Carmelo Barbagallo proponendo di «definire una data per un prossimo incontro così da individuare le possibili successive tappe del confronto». Alla lettera hanno quindi risposto i tre leader sindacali condividendo l'esigenza di andare avanti: «Su tutti i temi proposti, Cgil-Cisl-Uil si ritengono disponibili fin dai prossimi giorni a concludere il confronto in atto con Confindustria», hanno scritto.

Il nodo contrattazione
«Dopo aver raggiunto due importanti intese, il 14 luglio e l'1 settembre dello scorso anno - ha scritto Boccia - il confronto è proseguito in sede tecnica, sul tema della bilateralità e dei perimetri della contrattazione senza, purtroppo, superare un punto di criticità, sul quale ci sembra opportuno chiarire le reciproche posizioni». Facendo quindi riferimento alla «trasformazione industriale che le nostre imprese stanno affrontando in chiave digitale» e al 'Patto per la fabbrica', il presidente di Confindustria ha sottolineato che
«la scelta da compiere è se disciplinare un sistema di contrattazione collettiva che privilegia, come vorrebbe il nostro ordinamento, l'appartenenza dell'impresa ad un dato settore merceologico (il cosiddetto modello oggettivo),
piuttosto che un sistema che privilegia, invece, l'appartenenza associativa dell'impresa (il cosiddetto modello soggettivo)».

Nel documento di risposta inviato dai sindacati, tra gli altri punti i leader di Cgil Cisl e Uil rilanciano sulla «misurazione della rappresentanza anche delle associazioni datoriali, per avviare la ricerca delle soluzioni atte a certificare la legittimità delle stesse, quali soggetti contrattuali». Sulla contrattazione sostengono che «l’intero assetto necessiti di un intervento di riordino e di semplificazione» e «si rendono disponibili ad aprire un confronto, con tutte le associazioni di rappresentanza dell’impresa, consapevoli che il tema della perimetrazione contrattuale si pone a partire dalla necessità di respingere la
moltiplicazione dei contratti nazionali e la disarticolazione dei loro campi di applicazione, quale conseguenza della competizione al ribasso, della quale il dumping contrattuale rappresenta uno dei fenomeni in continua diffusione»

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