Il centrodestra unito (dopo 15 anni) prova a strappare L’Aquila al centrosinistra. Ma a fare da terzo incomodo ci sono i 5 stelle e 4 candidati fuori dai partiti che potrebbero togliere voti ai due poli tradizionali. È questo il filo rosso che accompagna le elezioni comunali nel capoluogo della Regione Abruzzo, che proviene dal decennio guidato da Massimo Cialente (Pd), caratterizzato dal terremoto del 2009 che ancora governa il confronto tra i partiti.
Il renziano Di Benedetto scelto con le primarie
Candidato del centrosinistra è Americo Di Benedetto, 49 anni, commercialista e presidente della Gran Sasso Acqua. Ex democristiano e poi renziano della prima ora, ha vinto a sorpresa (49,9%) le primarie di coalizione contro il consigliere regionale Pd Pierpaolo Pietrucci (vicino allo sfidante di Renzi alle primarie Andrea Orlando) e il segretario regionale dell’Idv (Lelio De Santis). A sostenerlo, oltre al Pd, ci saranno Articolo 1 - Mdp (il movimento che rappresenta gli scissionisti ex Pd e parte degli ex di Sel), Idv, Socialisti (ma non Rifondazione comunista).
Centrodestra converge su Biondi (Fratelli d’Italia)
Più travagliata la scelta del candidato del centrodestra. Forza Italia a livello locale ha prima provato a proporre un suo nome. Ma Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia, si è battuta in prima persona per sostenere un uomo del suo partito: Pierluigi Biondi, 42 anni, dipendente pubblico, ex Casapound e già sindaco di Villa Sant’Angelo (L’Aquila). Per garantire l’unità della coalizione (dopo 15 anni di divisioni) Fi ha fatto un passo indietro: Biondi è sostenuto da Fi, FdI, Noi con Salvini, Unione di Centro - Alternativa popolare (questi ultimi a livello nazionale sostengono invece il governo Gentiloni).
M5S candida l’ingegnere Fabrizio Righetti
Il candidato del 5 stelle è stato scelto durante una riunione svoltasi tra due dei tre gruppi “meet-up” emanazione dei grillini all’Aquila. L’ingegnere Fabrizio Righetti, 48 anni, ha ottenuto 19 voti contro gli 11 dell’altro candidato, l’avvocato Fausto Corti. Il M5S a livello nazionale ha poi certificato la lista presentata dai grillini a livello locale. Alle europee 2014, all’Aquila i grillini hanno incassato il 21,9% dei voti, mentre alle comunali 2012 non sono andati oltre l’1,8%.
I 4 candidati outsider
Pronti a togliere voti alle tre principali forze ci sono quattro candidati. L’evoluzione delle entità che nel 2012 rappresentarono i movimenti post-terremoto come le “carriole”, la coalizione “L’Aquila chiama”, schiera Carla Cimoroni, appoggiata da tre liste, tra cui una di ispirazione Rifondazione comunista. L’ex vice sindaco di centrosinistra fino a poche settimane fa e, prima ancora, procuratore della Repubblica all’Aquila e Pescara, Nicola Trifuoggi, è in campo con la coalizione “L’Aquila polis” articolata in due liste. L’ex manager della Asl Giancarlo Silveri è a capo della lista del movimento “Riscatto popolare”: critico con il centrodestra, ma alternativo al centrosinistra, è sostenuto dal senatore ex Ncd Gaetano Quagliariello. Infine, Claudia Pagliariccio corre schierata da Casapound Italia, dopo la rottura con Biondi.
© Riproduzione riservata