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camusso: se reintrodotti ricorso a consulta

Voucher, nella bozza di emendamento libretto famiglia-contratto occasionale

Arriva una nuova proposta per sostituire i “voucher” e viaggia su un doppio binario: libretto famiglia e contratto occasionale nel caso delle imprese sotto i cinque lavoratori. È quanto prevede una bozza di emendamento alla manovra, circolata nelle ultime ore, che riformula le proposte dei deputati presentate in commissione Bilancio alla Camera. Secondo la bozza anche la Pa potrebbe fare ricorso al contratto di prestazione occasionale seppure esclusivamente per esigenze temporanee o eccezionali, come emergenze dovute a calamità naturali, attività sportive o manifestazioni sportive. Nel complesso, stando alle correzioni non ancora formalizzate, le prestazioni di lavoro occasionale non possono superare l'importo di 5 mila euro in capo a ciascun lavoratore sia a ciascun datore di lavoro, con un ulteriore limite di 2500 euro l'anno per le prestazioni rese a un singolo datore.

Mdp: reintrodurli in manovra “furto referendum”
I toni dello scontro politico rimangono comunque alti. È «alquanto inusuale ed estremamente grave produrre un intervento» per sostituire i voucher «in una manovra di revisione dei conti pubblici. Tecnicamente si tratta di un furto di referendum» dice Arturo Scotto di Mdp in commissione dove si sta discutendo del capitolo voucher. In attesa della riformulazione da parte del relatore Scotto fa un «estremo appello: togliere di mezzo la questione, lasciando al massimo» le regole per le famiglie «e aprire discussione con le parti sociale». «Prudenza e perplessità», a quanto si apprende, sono manifestate in queste ore anche dalla componente orlandiana del Pd sull'intervento previsto nella “manovrina” per l'introduzione di strumenti di sostituzione dei voucher.

Rosato (Pd): pronti a ritiro se Governo vuole
«Leggo ricostruzioni assurde sul Pd che vuole utilizzare la questione voucher per mettere in difficoltà Gentiloni. Noi difendiamo il nostro premier e abbiamo sempre concordato la linea da seguire. Siamo pronti tuttavia a ritirarlo se questo è il volere del Governo». Così stamattina Ettore Rosato, presidente dei deputati del Pd in merito alle tensioni nell'esecutivo esplose dopo l'annuncio dell'inserimento di un emendamento che ripristina il lavoro occasionale non solo per le famiglie ma anche per le piccole imprese fino a 5 dipendenti.

Un annuncio, arrivato proprio dal capogruppo Pd, e che aveva scatenato la reazione di Mdp: «Se tornano i voucher noi fuori della maggioranza», avevano minacciato i bersaniani. «Non cerchiamo nessun incidente parlamentare avendo sempre parlato il linguaggio della chiarezza - ha aggiunto Rosato - adesso aspettiamo indicazioni da Palazzo Chigi».

Palazzo Chigi: su voucher nessun dubbio premier
Già Palazzo Chigi aveva smentito «i fantasiosi retroscena apparsi oggi su un quotidiano e ogni riferimento a dubbi del Presidente del Consiglio circa la proposta di buoni lavoro per le prestazioni occasionali delle famiglie e delle imprese». «Si tratta di strumenti indispensabili - si legge ancora nella nota del Governo - per evitare che tali prestazioni si svolgano in nero. Non è certo la reintroduzione dei voucher che il governo aveva abrogato. È diverso lo strumento, è del tutto diversa la platea».

Camusso: se reintrodotti ricorso a Consulta
«Se i voucher dovessero essere reintrodotti, come appare in queste ore, abbiamo detto e ribadiamo che noi ricorreremo alla Corte Costituzionale perché si è di fronte a un'evidente lesione della Carta e delle sue regole» tuona Susanna Camusso, segretario generale Cgil («e forse c'è anche un tema di cosa dice la presidenza della Repubblica come garante della Costituzione»), a sorpresa arrivata nel pomeriggio alla Sala del Mappamondo della Camera per “seguire” i lavori della commissione Bilancio.

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