Forse sarà la legislatura che si avvia lentamente verso la sua conclusione (probabilmente febbraio 2018). Oppure sarà che le elezioni amministrative hanno limato, fin dagli esiti del primo turno, gli equilibri tra le forze politiche. Sta di fatto che nelle ultime settimane in parlamento c’è stata una piccola scossa di assestamento, con 2 senatori e 8 deputati che hanno cambiato gruppo politico di appartenenza. A beneficiarne è stata soprattutto Forza Italia, che ha conquistato 7 parlamentari (5 deputati e 2 senatori).
Gli spostamenti al Senato
Il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi in questa campagna elettorale per le amministrative ha conquistato una nuova visibilità, concretizzata in un buon risultato del centrodestra alle ultime comunali dell’11-25 giugno (+12 è il saldo delle città con più di 15mila abitanti tra prima e dopo le consultazioni). Forse non è un caso che al Senato, il 28 giugno, due componenti del gruppo Ala (i verdiniani, che pur non essendo ufficialmente in maggioranza in più occasioni sono stati vicini al leader Pd Matteo Renzi), Enrico Piccinelli e Domenico Auricchio, siano passati al gruppo di Forza Italia.
I cambi alla Camera
Più consistenti gli spostamenti verso Fi alla Camera. Il 15 giugno Rocco Palese ha lasciato i fittiani dei Conservatori e riformisti (poi diventati Destinazione Italia) per approdare a Fi. Il giorno dopo l’ha seguito, dal gruppo Misto, la ex M5S Vincenza Labriola. Il 20 giugno è stata la volta dell’arrivo in Fi (dagli alfaniani di Ap) di Andrea Causin. Ha fatto invece il viaggio idealmente più lungo maggioranza-opposizione Fucsia Fitzgerald Nissoli (eletta nelle liste dei montiani di Scelta civica), arrivata in Fi da Democrazia Solidale - Centro democratico (partito che sostiene il governo Gentiloni). Ancora diverso il caso di Amedeo Laboccetta, che ha aderito al gruppo di Fi dopo che Raffaele Calabrò (eletto nelle liste dell’allora Pdl di Silvio Berlusconi ma poi passato con Alfano e i suoi centristi di Ap) si è dimesso per tornare alla vita accademica: Laboccetta è subentrato come primo dei non eletti e ha deciso di iscriversi al gruppo di Fi.
Gli altri cambi
Il gruppo Civici e innovatori (la nuova denominazione che ha assunto il gruppo di Scelta civica dopo la fuoriuscita di Enrico Zanetti, titolare legale del marchio “Scelta civica”) ha perso tre deputati: Giovanni Palladino il 16 giugno è passato al Pd. Mentre Salvatore Matarrese e Pierpaolo Vargiu, il 29 giugno, hanno saltato la staccionata tra maggioranza e opposizione e hanno aderito a Direzione Italia di Raffaele Fitto. Il partito di Fitto ha ottenuto buoni risultati in Puglia alle amministrative (è risultato la lista più votata a Lecce nel centrodestra).
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