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La Formula 1 guarda alla Cina

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sport & business - automobilismo

La Formula 1 guarda alla Cina

La Formula 1 guarda alla Cina, con l’ambizione di espandere ulteriormente il business legato al circuito automobilistico nello Stato asiatico. La Liberty Media Corporation, che a gennaio ha acquistato il Circus per 8 miliardi di dollari, si affiderà alla Lagardère Sports per cogliere le opportunità di crescita presenti nella Repubblica popolare. L’agenzia di sport marketing opera sul mercato cinese insieme ad altri sei brand del gruppo Lagardère. La divisione dedicata allo sport e all’intrattenimento conta oltre 1.600 dipendenti in tutto il mondo.

Le conoscenze e le competenze acquisite sul campo dai francesi, verranno utilizzate per l’identificazione di potenziali partner per la Formula 1. A partire dal 2018 le nuove strategie dovrebbero portare alla ratifica di accordi relativi alla promozione di eventi, alla gestione dei diritti tv, nonché allo sviluppo di talenti e di team locali. Dunque, la società che detiene i naming rights dello stadio della Juventus avrà il compito di far confluire nuovi capitali cinesi nel mondo della prestigiosa competizione automobilistica. La Lagardère punta a consolidarsi nel comparto dei motori, dopo aver giocato un ruolo importante nella promozione degli eventi dell’Asian Football Confederation.

Nei comitati dell’AFC, oltre ai membri delle nazioni associate, compaiono anche i professionisti della Lagardère Sports, sia nel Marketing Committee (Tom Smith), che nel Competition Committee (Cristina D’Alessio). La società che opera da oltre venti anni in Cina avrà il compito di sviluppare il brand della Formula 1 in un’area ad alto potenziale. Dal 2004 oltre 8,8 milioni di appassionati hanno assistito dal vivo ai week-end di gare che si sono svolti tra Malesia, Cina, Singapore e Giappone.

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