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Partite live «potenziate» attraverso i second screen

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Sport & Business

Partite live «potenziate» attraverso i second screen

Che i social siano la nuova frontiera del calcio lo dicono i numeri dei follower e le cifre degli investimenti “digital” delle squadre. Ma un terzo indizio arriva dall’interesse mostrato dai social network (Facebook, Twitter e Snapchat) per i diritti dei prossimi mondiali di calcio sul web. Mentre la 21st Century Fox, titolare dei diritti video per quanto riguarda gli Stati Uniti, sta decidendo se cedere i diritti a un solo social o se dividere i diritti tra di loro, Facebook si porta avanti e si accaparra l’esclusiva per la prossima Champions League. Da settembre gli americani potranno seguire le partite della Champions gratuitamente grazie a un accordo tra il social di Mark Zuckerberg e il canale Fox Sports: sulle pagine in lingua inglese e in spagnolo di Fox Sports sarà possibile assistere a due partite in diretta della fase a gironi per ogni turno, quattro partite degli ottavi e quattro dei quarti di finale.

L’interesse dei social per gli eventi sportivi televisivi conferma l’obiettivo: trasformarsi da second screen a first screen. Già durante la finale di Cardiff si sono intraviste le potenzialità di Facebook: l’evento ha prodotto sulla piattaforma 98 milioni di interazioni da parte di 34 milioni di utenti.

Oltre a creare degli slot pubblicitari molto appetibili (c’è da giurarci che le tariffe applicate agli inserzionisti faranno ulteriormente crescere il fatturato del colosso di Menlo Park), lo streaming degli eventi sportivi garantirà al social media un elevato numero di minuti di collegamento da parte degli utenti. Ad oggi, in media, gli iscritti utilizzano Facebook per 50 minuti al giorno, ma questo dato è destinato a crescere grazie anche ai 90 minuti degli incontri calcistici.

Mark Zuckerberg ha sempre amato lo sport: negli anni lo abbiamo visto fare jogging, sfidare Neymar in una gara di palleggi, tirare a canestro senza troppo successo in un video su YouTube. Adesso, però, lo sport potrebbe diventare per lui una nuova frontiera di investimenti. Rumors dei giorni scorsi (già smentiti, ma chissà...) parlano di un’offerta da un miliardo di sterline che un fondo d’investimento californiano (dietro il quale ci sarebbe anche Zuckerberg) avrebbe messo sul tavolo per acquistare il Tottenham. Il club ha smentito (su Twitter!) ma c’è chi scommette che prima o poi Mark Zuckerberg potrebbe diventare proprietario di una società sportiva. Se dovesse scegliere il calcio, sarebbe lecito aspettarsi che il suo interesse ricadesse su un team inglese: la Premiere League è il campionato nazionale più “social”, insieme alla Liga spagnola. Secondo il “report calcio 2017” realizzato da Figc, Arel e Pwc, la Premiere conta oltre 240milioni di “likes” su Facebook, più di 48 milioni di follower su Twitter e 46milioni su Instagram.

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