Nei prossimi giorni potrebbe concretizzarsi l'affare del secolo: il trasferimento di Neymar dal Barcellona al Paris Saint Germain. Il brasiliano, secondo il Mundo Deportivo, avrebbe già comunicato ai suoi compagni l'intenzione di cambiare aria, e la lite con il nuovo arrivato Semedo in allenamento è un ulteriore indizio dell'addio sempre più vicino dell'ex Santos. I blaugrana, però, non ci stanno: i catalani, nel caso in cui i parigini pagassero la clausola rescissoria, non potrebbero ostacolare il trasferimento. Come rivelato dal presidente Bartomeu, però, i 222 milioni dovranno essere versati nelle casse del Barcellona "fino all'ultimo centesimo". Ma non è tutto: anche se la clausola dovesse essere pagata, gli spagnoli sarebbero pronti a denunciare il Psg all'Uefa. La motivazione è presto spiegata: l'acquisto di Neymar non rientrerebbe nei parametri del Fair Play Finanziario, dato che difficilmente i parigini potranno chiudere il bilancio anche con un accettabile passivo attraverso le cessioni. Le scappatoie, però, sono già pronte, e sono molteplici. L'Uefa vorrebbe che il Paris Saint Germain recuperasse almeno metà dei soldi investiti per Neymar entro gennao 2018. 111 milioni che il club di Al Khelaifi potrebbe trovare attraverso le cessioni di esuberi in attacco, come Lucas Moura e Di Maria, o di giocatori insoddisfatti come Verratti, che piace proprio al Barcellona. La seconda ipotesi, invece, è ancora più clamorosa, e vedrebbe Neymar stipulare un accordo che lo vedrebbe ambasciatore del Mondiale del 2022 in Qatar. A sancirlo, il Qatar Sports Investmens, la società che detiene le azioni del club parigino. Al brasiliano, per contratto, andrebbero 300 milioni di euro, cifra più che sufficiente per consentire a Neymar di pagarsi la clausola rescissoria, per poi trasferirsi in Francia a zero.
