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Neymar, perché è il Psg a fare il «vero» affare

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Neymar, perché è il Psg a fare il «vero» affare

Neymar con il presidente del Paris Saint Germain  Nasser Al-Khelaifi (LaPresse)
Neymar con il presidente del Paris Saint Germain Nasser Al-Khelaifi (LaPresse)

Neymar è stato accolto ieri a Parigi trionfalmente per quello che rappresenta di gran lunga il trasferimento più costoso della storia del calcio (222 milioni di clausola rescissoria più un ingaggio netto quinquennale da 30 milioni).

Ma se la stella brasiliana nella sua prima conferenza stampa francese ha sottolineato di aver sposto la causa parigina-qatariota, lasciando dopo quattro stagioni il Barcellona, «non per soldi, ma perché guidato dal cuore», nel club della capitale transalpina e non solo, c’è chi gioisce soprattutto per i ritorni finanziari dell’operazione.

«Abbiamo pagato noi la clausola rescissoria, non Neymar - ha precisato subito alla presentazione di O Ney, il presidente del Psg, Nasser Al-Khelaifi, dopo le voci che si erano diffuse nei giorni scorsi sull’intervento del Qatar Sport Investment -. Ma solo con l’acquisto di Neymar, il valore del club è aumentato del 50% e arriverà al 100. Il valore di Neymar raddoppierà nel giro di un paio di anni e così anche quello del Psg. Questo è un trasferimento straordinario che porterà benefici a tutti».

Al-Khelaifi ha liquidato poi la questione del fair play finanziario: « Noi siamo sempre stati molto trasparenti e continueremo ad esserlo. Siamo d’accordo con le regole di Fifa e Uefa, e cercheremo sempre di aderire alle regole. Chiedetemi fra un paio d’anni se questo trasferimento è stato per noi così costoso. Oggi lo è, ma fra due o tre anni non è detto. Guardando a Neymar come brand, sono sicuro che con lui guadagneremo più soldi di quanto lo abbiamo pagato. Ora il nostro obiettivo è vincere la Champions».

Le dichiarazioni del presidente del Psg sono tutt’altro che di maniera. Nel calcio contemporaneo il 25enne Neymar rappresenta e rappresenterà per diversi il “marchio” di maggior prestigio, con il suo sterminato seguito “social” e la sua iconografia globale.

Non è difficile prevedere,insomma, che l’investimento monstre oggi messo in campo dalla proprietà qatariota del Paris Saint-Germain possa essere adeguatamente remunerato. Attualmente il fatturato del Psg viaggia sopra i 500 milioni di euro. Con Neymar in campo il botteghino del Parco dei Principi potrebbe fruttare tra i 10 e i 15 milioni in più a stagione. E una decina di milioni potrebbe derivare poi dal merchandising a firma Neymar. Per gli sponsor del Psg, a cominciare da Fly Emirates e Nike, le divise parigine diventeranno più care nelle prossime stagioni. Mano a mano che scadranno gli accordi in essere, perciò, la dirigenza del Psg si troverà nella privilegiata condizione di poter chiedere sensibili incrementi, grazie ai quali potrebbero affluire nelle casse della società nei prossimi due anni tra i 40 e i 60 milioni extra.

C’è poi il discorso legato ai diritti tv del campionato francese che oggi sono inferiori al miliardo di euro, ma che sono destinati a crescere riversando ulteriori risorse nelle casse di tutti i team. «Neymar ha un valore sportivo ma anche un valore marketing, un valore mediatico e un valore economico. Contribuirà a riempire gli stadi di Ligue 1 e a far crescere gli ascolti», ha ribadito ieri, non a caso, il direttore generale della Ligue 1(Lfp), Didier Quillot.

Felice, infine, è anche il Fisco francese che ogni anno incasserà 30 milioni dal nuovo illustre contribuente.

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